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3 marzo 2011

3 marzo 1878: il contributo italiano alla Liberazione della Bulgaria


Targa commemorativa
in via Positano a Sofia, in Bulgaria
M
ilano, 2 mar. (Adnkronos) - Domani la Bulgaria celebra la sua festa nazionale, due settimane prima del 17 marzo, festa dell'Unita' d'Italia. I bulgari festeggiano la firma del trattato di Santo Stefano, che pose fine alla guerra russo-turca del 1877-78. Lo ricorda Garbis Agopian, console generale di Bulgaria, in una lettera.
"In particolare - ricorda il console - i bulgari e i cittadini di Sofia sono grati all'allora viceconsole italiano a Sofia e decano del Corpo consolare, Vito Positano. Rischiando la propria vita e quella dei suoi familiari, in uno storico incontro con il pascia', riusci' a convincere quest'ultimo, anche con minacce di ritorsioni internazionali, a dare ordine alle truppe turche in ritirata di non bruciare la citta' di Sofia e si impegno' personalmente a dirigere lo spegnimento dei roghi. Per gratitudine, i cittadini di Sofia diedero a una delle vie principali della citta' il suo nome, Positano".
"Senza il 3 marzo 1878 - continua Agopian - per la Bulgaria non ci sarebbero stati ne' il 6 settembre 1885, l'unificazione della Bulgaria, ne' il 22 settembre 1908, l'indipendenza. Siamo particolarmente grati al popolo italiano che in quei mesi di ferocia si riverso' nelle strade e nelle piazze per manifestare contro le barbarie delle truppe turche. In questo giorno il popolo bulgaro ringrazia profondamente le migliaia di volontari e soldati russi, ucraini, bielorussi, finlandesi, rumeni, armeni e di tante altre nazioni che perdendo la loro vita tracciarono la via della liberta' della Bulgaria".

Biografia di Vito Positano

Il risveglio nazionale bulgaro

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