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4 maggio 2011

Meglio a piedi o con un volo low-cost?

Chiesa di S. Anna a Malcika
Negli Archivi Generali dei Missionari Passionisti che si trovano a Roma, nella casa dei Santi Giovanni e Paolo, sono conservati numerosi manoscritti di alcuni passionisti che lavorarono in Bulgaria, fin dal 1781.
Si tratta di lettere, racconti, diari e altri documenti per lo più inediti.
Tra questi si trova il seguente testo, estratto dal "Diario del P. Massimo Arduino Missionario Apostolico nella Bulgheria".
Leggendolo in questi giorni, mi ha molto affascinato il suo viaggio da Roma a Belene. Un viaggio durato dal 24 marzo al 16 maggio 1841, quasi due mesi, e fatto a piedi, con un carro, una barca e una nave. Un viaggio fatto di incontri, ospitalità gratuità, discussioni teologiche, ricordi storici...
L'ultima volta che son stato in Italia (a febbraio) ho preso un volo low-cost... da Sofia ad Orio al Serio, un'ora e mezzo di viaggio a soli 36,00 € (andata e ritorno): certamente molto veloce e pratico, però...
Però questa velocità e comodità ci fa perdere mille occasioni di incontro, di conoscenza, di ospitalità.
Ci fa insomma scavalcare i chilometri, scavalcare le persone, i luoghi, la storia.
Guadagniamo certo tempo e soldi, ma perdiamo una ricchezza enorme.
E ogni tanto penso che ci farebbe bene rimettere i piedi per terra, e perdere un po' di tempo e comodità, per arricchirci in qualche altra cosa.

Il missionario passionista p. Massimo di S. Nicola (Arduino) è originario della Liguria: nacque a Tovo Faraldi (IM) il 13 giugno 1813. Nel 1841, all'età di 28 anni, partì missionario per la Bulgaria, dove lavorò come parroco a Laxeni (Malcika), fino alla sua morte, avvenuta lì il 19 marzo 1865, all'età di 51 anni.

Quelle in rosso sono aggiunte e correzioni mie.
Buona lettura e... abbasso i voli low-cost!

Diario del P. Massimo Arduino
Missionario Apostolico nella Bulgheria
e premesso un breve raguaglio del viaggio
LAXENI ANNO 1841

Viaggio in Bulgheria

Alli 12 gennaro del 1841 sono partito per ordine del Generale dal convento di S. Salvator Maggiore e mi sono portato in Roma.
 
Alli 24 di marzo del 1841 partissimo da Roma col rev.do P. Mariano di Gesù mio compagno, e alli 28 dello stesso mese arrivassimo al nostro Ritiro di Recanati di col permesso del Rettore andassimo a far visita a Religiosi di Morovalle. 
Alli 29 dello stesso partissimo per Ancona e passando per Loreto celebrassimo la Messa nella S.a Capella. Arrivati ad Ancona, siccome il vapore ancora non partiva se non alli 10 di aprile, per non star sulle spese della locanda, ritornassimo in Recanati; in tale occasione andassimo a Morovalle. In Ancona allogiassimo alla Gran Bretagna, ed il locandiere ci abbonò vitto e alloggio; conferenza con un inglese. 
Alli 10 aprile 1841 da Ancona col vapore, ed il giorno seguente che cadeva la S. Pasqua verso mezzogiorno arrivassimo a Trieste. In Trieste li tre giorni di Pasqua li passassi in casa del Sig. Cavalier Zamboni, Agente di Propaganda; ci fece molte attenzioni, oltre l’alloggio gratis, anche il Sig. Conte Pannoviz; il giorno di Pasqua ci volle seco a desinare, ci diede 4 scudi di elemosina, destinò il suo segretario ad assisterci in qualunque cosa ci occorresse. 
Alli 14 aprile siamo partiti da Trieste per la città di Fiume, ove dopo un giorno e mezzo di cammino arrivassimo felicemente, ivi ci diedero alloggio li R.R. P.P. Francescani. La seguente mattina salissimo sul monte vicino, chiamato Terzatto, ove nel 1291 li 10 marzo si è posata la S.a Casa che ora sta in Loreto [la data corretta è il 10 maggio 1291], et nel 1294 alli 10 dicembre è stata trasportata a Loreto, sopra dello monte dalla città vi si salisce per 418 scalini [attualmente 561]; è luogo religioso, li P.P. Capucini vi hanno un convento e nella chiesa loro vi è il luogo ove erasi posata la S.a Casa, ora vi hanno fatta una capella della stessa misura. 
Alli 16 aprile partissimo di Fiume e dopo tre giorni di decoroso cammino sopra di un carro, arrivassimo a Carlistat [Karlovac] e facessimo pure ricapito dalli R.R. P.P. Franciscani quali ci diedero cordiale alloggio. Carlistat è stata fondata nel 1158 [1579] da Carlo zio dell’Imperador Rodolfo. 
Alli 22 dello stesso partissimo sopra una barca per il fiume Colpa [Kupa] (giachè ivi incomincia ad esser navigabile) ed andassimo a Sisech [Sisak], ove il detto fiume Colpa entra entra nella Sava; a Sisach preso un carro la mattina de 24 arrivassimo ad Jassenovaz [Jasenovac]. In Jassenovaz trovassimo il sig. Vincenzo Maggini quale ci diede l’alloggio in sua casa; la sua Sig.ra Madre Annunziata aveva conosciuto in natia Monsignor Strambi, appena ci conobbe per Passionisti, ci fece molte accoglienze.
Alli 27 dello stesso aprile partissimo da Jassenovaz per Brot [Slavonski Brod] ove giungessimo il giorno seguente di mattina. In Brod c’imbarcassimo sulla Barcaccia, ove penassimo per circa dieci giorni fino cioè a Semdino; ivi una donna non volle esser pagata del pane, gradì una Corona [del Rosario]. 
Partiti da Brot li 29 aprile li 4 maggio giungessimo a Mitroviz [Sremska Mitrovica]; quivi allogiassimo da R.R. P.P. Franciscani; avessimo ivi una conferenza col rettore sul Primato del Papa; essi difendevano che li Concili generali sono sopra il sommo Pontefice ossia le membra sopra il capo. Mitroviz si crede essere l’antica Sirmio, ove l’Imperator Costanzo tenne il celebre conciliabolo Sirmiense composto di Ariani: se ciò è vero, non farebbe meraviglia delle dottrine poco cattoliche che ancora vi sono. 
Partiti li 5 da Mitroviz, la sera dei 6 arrivassimo a Semlino [Zemun] dirimpetto a Belgrado, ove la Sava entra nel Danubio; Semlino credesi essere l’antica Singidono [Singidunum], ove a tempi dell’Imperator Costanzo ne era Vescovo il celebre Ursaccio ariano; in vicinanza di questa città si vedono ancora li avanzi dell’antica fortezza ove nel 1460 [1456] morì il celebre Giovanni Hunniade nelle braccia di S. Giovanni da Capistrano, dopo aver in quelle pianure riportata una gran vittoria contro de turchi. Le due fortezze di Semlino e Belgrado non presentano più quell’idea di grandezza che avevano una volta, ove quella specialmente di Belgrado la si celebra nelle antiche storie. In Semlino allogiassi pure dalli R.R. P.P. Francescani, ove hanno un ospizio. 
Alli 12 maggio col vapore la Galattea partissimo da Semlino ed in due giorni siamo arrivati ad Orsova, ultima città della Austria.
Alli 14 partiti da Orsova, il seguente giorno 15 siamo arrivati a Vidino [Vidin], prima città de turchi e capitale della Bulgheria, ove risiede il Pascià. 
Alli 16 verso mezzogiorno siamo arrivati in Belini [Belene], primo villaggio cattolico; ivi trovassimo l’Ill.mo monsignor Giuseppe Molajoni e il R. P. Carlo Romano; S. E. ebbe la degnazione di cantar l’inno ambrosiano [Te Deum laudamus] coll’esposizione del Venerabile in ringraziamento del nostro felice viaggio, e ciò la sera. Alli 3 giugno dello stesso anno 1841 per ordine del medesimo Monsignor Vescovo, col rev.do P. Giuseppe Snel e li capi del villaggio di Laxeni [Malcika], venuti a bella postami son portato nel detto villaggio di Laxeni, luogo di mio destino, ed il P. Mariano in Oresce [Oresh].

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