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23 giugno 2020

Se non vai di fretta, e sei una buona forchetta, dai che t'insegno la ricetta della polpetta perfetta!


Sulla riva del grande fiume di Belene in Bulgaria nei Balcani,
là sedeva piangendo un povero cuoco bergamasco di campagna,
e sulle placide ed amene acque, aleggiava da ott'anni la sua lagna.
Ai salici di quella terra aveva appeso le sue pentole ed i suoi tegami.

"Ohi ohi, ohimè... Come cucineremo della terra nostra piatti prelibati...
Mandato qui fui per sfamare tanta gente di buon cibo assetata, 
sol un pentolon vuoto dato mi fu, e detto mi fu: "Mò arràngiati!
Provai, provai e riprovai, ma alla fine facevo la solita frittata.

Nell'ottavo anno dall'arrivo a Belene dell'in tutto il mondo famoso chef orobico Pierino Tagliabue, il giorno ottavo del mese ottavo, alle 8 e zero 8 del mattino, mentre il suddetto Tagliabue Pierino, orobico chef famoso nel mondo tutto piangendo sedeva sul grande fiume dei Balcani...
una persona, dalla sponda opposta iniziò a dirigersi verso di lui, camminando sulle acque.



Pierino, alzando gli occhi velati dalla nebbia lacrimosa dei suoi insuccessi culinari, vide questa specie di macchiolina, come albero che cammina, venire verso di lui, e pensava di vedere un fantasma.
"No... ma và là... ho anche le visioni... mica può essere Gesù! Quello cammina sulle acque solo nelle favolette dei vangeli... E poi, anche se fosse, mica verrebbe qui in capo al mondo... Andrebbe a far due passi sul Tevere, o sul Tamigi, o sulla Senna...".
Ed infatti mica era Gesù: avvicinandosi, la figura assunse chiari contorni femminili (Ovvio: ma secondo voi, è ragionevole che Gesù appaia ad un fallito cuoco bergamasco a Belene? Assurdo! C'è di meglio al mondo...


"Sarà mica la Madonna, neh! Può darsi, anche se...", pensò allora Pierino, strabuzzandosi meglio gli occhi, "adesso che vedo meglio... mi pare una vecchietta. No, non può essere la Madonna: è una vecchia!"
Beh, di per sè, poteva essere anche la Madonna. E' vero che quando esce si trucca sempre come una ragazzina giovane, e potrebbe anche apparire come una normale vecchia ed incartapecorita mamma (la qual cosa aiuterebbe il commercio con il lancio di una nuova linea di statue e quadri...).
Ma in questo caso non era neanche la Madonna: ma vi sembra logico che la Soccorritrice dei migranti appaia dove non c'è nessun migrante da soccorrere? Semmai è più probabile che la troviate impegnata nei dintorni di Lesbo, od in Myanmar o al confine col Messico... Mica va a perder tempo a Belene...

"Buongiorno, Pierino!", disse la vecchietta a Pierino, ovviamente, mettendo piede sulla riva bulgara del Danubio.
"Buongiorno a lei.... Come si chiama?", rispose educatamente il Pierin triste e sconsolato.
"Ma come?!?! Non mi riconosci???!?", disse stupita la vecchia bacucca.
"Beh... no...".
"Ma sono la Nonna Pina! Su, dai, cantiamo insieme il nostro canto!", e prendendolo per mano e rialzandolo, cominciò a cantare:




Ma Tagliabue Pierino, sconsolato cuoco bergamasco a Belene, non cantò con lei.
"Scusa, nonna Pina... ma come cavoletto di Bruxelles faccio a cantare le nostre canzoni in terra straniera??? Sono otto anni che cerco di cucinare lasagne, pasta, pizza e spaghetti... ma qui tutto va sempre a rotoli di scottez... e alla fine faccio sempre le stesse frittate!"
"Oh, cuoco di poca fede! Da tanto tempo sei qui... ed ancora non hai imparato a cucinare? Non siamo mica a Bergamo qui! Qui non ci sono mica gli ingredienti adatti per fare spaghetti, pizza, pasta e lasagne! Cosa c'hanno qui?"
"Beh... insalata, grappa e polpette....".
"Bene allora! Càpito a fagiuolo! Sai che mica faccio solo le taglietelle? Mai sentito parlare delle famose Polpette di Nonna Pina"?
"A dir la verità... no."
"Ma come? Dai... lo sanno tutti che chi mangia le polpette di nonna Pina... dopo non avrà più fame d'altro!"
"Mai sentito. E mai visto nessuno essere senza fame. Qui mangiano tutti, e poi dopo devon mangiare ancora e ancora e ancora..."
"Beh, allora, in esclusiva universale per te e per la tua affamata gente di Belene... se non vai di fretta e sei una buona forchetta... dai che t'insegno la ricetta della polpetta perfetta! Lo vuoi?"
"Sì, lo voglio. E' otto anni che sto qui a far solo frittate e a piangere e lagnarmi, che non riesco a far sgagnare qualcosa di gustoso a questa gente... Proviamo. Mal che vada, domattina torno qui di nuovo ad appendere le pentole ai salici di questa terra, ed a piangere e lagnarmi. Proviamo. O la va, o la spacca."

E Pierino tolse il pentolone dai rami del salice, ci preparò sotto un bel fuoco di legna, e con professionale lena fece tutto quello che nonne Pina gli diceva:
"Ecco... per fare la polpetta perfetta, questa è la ricetta:
Prepara un fuocherello, bello bello, che cuocia lento.
Poi occorre un pentolone, bello vuoto, mica pieno!
Quindi prendi un po' di acqua, bella acqua del tuo posto.
Un goccin poi di buon vino, gioia dei vostri bei colli,
con un pugno di farina, di gran duro, ovviamente.
E fin qui d'accordo tutti i cuochi noi ben siamo.

Ma del posto dove sei, qualche cosa prenderei...
Mmmmh. Vediamo cosa c'è, in quest'angol... un.. due.. tre...

Io direi, per cominciare, un po' di lacrime versare:
tanta gente qui ha patito, mica puoi dimenticare...
Grata ti sarà la storia, per la conserva di memoria, 

Poi mettiamoci del verde, mica la natura perde:
fiori, alberi, animali... son lecenie a tutti i mali.
Ed al diavol puoi mandare la Centrale Nucleare!

Ed infin ci andrebbe messo un bel caldo materasso:
ospitando i senzatetto, sortirai un bell'effetto!
E se qualcun poi sbuffa... sempre meglio della muffa!

Ma per tutto amalgamare, servon braccia per remare:
chiama tutti, specialmente, chi la paga non la prende.
E da ex disoccupati, al novo lavor saran occupati.



Or aspetta con pazienza, fermo là sulla credenza.
E vedrai che prima o poi, di sicuro non se vuoi,
senza dubbio e senza fretta, sarà pronta la polpetta".

Pierino fece tutto quello che la nonna Pina gli aveva detto.
Tutto quello che la Pina nonna gli aveva detto, Pierino lo fece.
Ed ora Pierino è seduto lungo il fiume di Belene, ma non piangendo:
guarda le fiammelle del fuocherello saltellare birichine sotto il pentolone,
sbirciando ogni tanto dentro, per veder come rosolano le polpettone.
Ed intorno a lui, tutti, col fiato sospeso, annusando un pelino l'odore che esce dal pentolone
si leccano i baffi in attesa di sgagnare la polpetta perfetta.
Ancora un poco, e la vedrete...
E tutto l'universo ora attende di veder che piega prende:
se alla fine, di nuovo e ancora, uscirà un'orrida frittata,
o stavolta, meno male, ci potremo ben sfamare!

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