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22 marzo 2019

1. Dialogo tra una crocerossina ed Uria l'Ittita (Dai diari di Arnuwanda)

Si racconta che il grande Re Davide, oltre ad aver steso Golia con un sassolino ed aver composto i Salmi che ancora oggi usiamo... si invaghì della bella moglie del suo generale Uria l'Ittita, la mise incinta e, fatto liquidare il povero marito, la prese in moglie. Ma dagli scavi presso Hattusa emergono ora gli annali di Arnuwanda, che raccontano una storia curiosa... Uria non morì, come tutti pensarono, ma restò vivo...
In anteprima mondiale cominciamo a pubblicare questi testi di 3000 anni fa, che gettano una nuova luce sul passato, e si discostano assai dalla storia raccontata dai vincitori...

CROCEROSSINA: Qualcuno ha bisogno del mio aiuto? Ho sentito un lamento...
URIA L'ITTITA: Salve! Se ha un minuto... può darmi un'occhiata?
CROCEROSSINA: Volentieri... Oddio! Ma lei è un nemico... No!
URIA L'ITTITA: E lei è una crocerossina... Nemico o amico... dovrebbe darmi una mano. Mai sentito parlare della Convenzione di Ginevra?!?
CROCEROSSINA: Sì, è vero... comunque lei è messo molto male...
URIA L'ITTITA: Direi di sì... ho sette frecce piantate in corpo, le mani bucate, le gambe spezzate, qualche costola rotta, e mi han pure strappato la barba e fatto uno scalpo della mia treccia...
CROCEROSSINA: Come si chiama?
URIA L'ITTITA: Mi chiamano Uria l'Ittita...
CROCEROSSINA: Davvero? Quell'Uria?!? Ma lo sa che lei è famoso in tutto il mondo? Uno dei più grandi guerrieri mai esistiti...
URIA L'ITTITA: E che cesserà di esistere, se non si dà una mossa...
CROCEROSSINA: Scusi. Vedo. Perde molto sangue. Certo che l'hanno conciata bene. Stia fermo. Beva questo... un po' di grappa bergamasca per non sentire dolore... Perchè non mi racconta un po' cosa è successo, mentre provo a rimetterla un po' in sesto?
URIA L'ITTITA: Cosa è successo?!' E che ne so! Non mi è capitata mai una cosa simile in 16 anni di battaglie! Il nostro Re ci ha detto di assaltare e prendere Rabbàt, la assaltiamo, e stiamo per vincere, e... puff! Mi guardo intorno, e tutti i nostri soldati son spariti. Una cosa assurda. Probabilmente son scattati in avanti... Ed io solo, circondato da migliaia di tori furenti. Ne ho stesi parecchi dei vostri... ma erano troppi, un branco di cani furiosi, che mi ronzavano intorno come vespe furiose. E alla fine mi hanno steso. Mi hanno sbranato come dei leoni... Hanno spezzato tutte le mie ossa... Mi sento come acqua versata sulla sabbia... ho il cuore come di cera fusa tra le budella... ho la bocca arida e secca, la lingua incollata al palato... sono ricoperto di polvere di morte e di infamia... mi hanno strappato l'armatura ed i vestiti... ma tutto sommato sono vivo, e pronto a servire di nuovo il mio Signore.
CROCEROSSINA: Povero Cristo... però le sta bene. Se stava a casa sua, sul divano, sarebbe ancora tutto intero... Ma chi gliel'ha fatto fare di venire qui a farsi massacrare così?!?
URIA L'ITTITA: Cara la mia crocerossina... mi piacerebbe stare a casa a fare la calza o a grattarmi le ascelle, come fanno in tanti, ma sono un guerriero, un soldato. Ed ho giurato fedeltà al mio Re. E di solito faccio quello che il mio Re mi dice. Ci ha ordinato questa missione, ed io son partito.
CROCEROSSINA: Mi scusi, ma se lei è itttita, come mai combatte con il Re di Giuda? Siamo un po' lontani da casa...
URIA L'ITTITA: E' una storia lunga...
CROCEROSSINA: Beh... la cominci pure. Qui ci vorrà qualche ora per rimetterla in piedi... o almeno in barella...
URIA: Va bene. Sono nato 42 anni fa, in un paesino sulle colline vicino ad Hattusa. I miei genitori mi raccontavano sempre di regni, di re e di battaglie... e poi leggevo a perdifiato le storie di Salgarissian, sognavo le guerre tra le stelle, avventure con Indianagions... e così quando ebbi dieci anni dissi ai miei che volevo diventare un grande guerriero ed andare a servizio di un grande Re. Partimmo in venti, e dopo 15 anni di duro addestramento, restammo solo in due. Addestrarono le nostre mani alla guerra e le nostre dita alla battaglia. E cominciarono le battaglie. Dopo dieci anni di epiche avventure, l'altro del mio gruppo che era sopravvissuto, si ritirò a più tranquilli lidi, ed io venni da queste parti, al servizio del Re di Giuda. Avevo 35 anni, sette anni fa, e tanta voglia di combattere.
CROCEROSSINA: Oh! Allora abbiamo qui una vera macchina da guerra! Mi aspetto ora una monotona litania di battaglie, agguati e scontri...
Un'immagine di Betsy, trovata cucita nell'elmo di Uria
URIA L'ITTITA: Beh, proprio una macchina no... Appena arrivato in questo nuovo regno conobbi una donna, la più bellissima del mondo... si chiama Betsy. Ci siamo sposati dopo un anno. E subito abbiamo iniziato a fare follie...
CROCEROSSINA: Eh, chissà che follie...
URIA L'ITTITA: Siccome è bravissima a cucinare... abbiamo aperto un ristorante pizzeria...
CROCEROSSINA: Che cos'è una pizzeria?
URIA L'ITTITA: Un ristorante dove si fanno le pizze...
CROCEROSSINA: Pizze?
URIA L'ITTITA: Beh, un tipo di focaccia delle nostre parti, con sopra varie cosette... Comunque l'anno dopo abbiamo aperto anche un centro diurno per bambini disabili... Sai, lei vuole molto bene ai bambini, specialmente a quelli speciali.
CROCEROSSINA: Forte! Ma avete fatto tutto da soli??
URIA L'ITTITA: No, figurati. Lei ha tanti fratelli e sorelle e amici. Li abbiamo fatti insieme a loro. Comunque poi l'anno dopo abbiamo aperto anche un forno per il pane... E poi lì vicino a casa nostra c'era pure una vecchia prigione abbandonata da decenni, e ci siam messi a ripulirla e ad accogliere i parenti delle persone che lì avevano sofferto... Che anni stupendi... Pieni di entusiasmo e creatività... Non vedo l'ora di tornare a casa da lei e dai nostri amici, per continuare a divertirci...
CROCEROSSINA: Beh... non credo che tornerai presto...
URIA L'ITTITA: Perchè? Finisci di bendarmi, e fra una o due settimane sono a casa. Anche prima, come credo. Sicuramente i miei uomini mi stanno cercando, e arriveranno presto a prendermi.
CROCEROSSINA: Povero illuso... i tuoi si son ritirati, e sono già lontani...
URIA L'ITTITA: Come "ritirati"? Impossibile! Non hanno conquistato Rabbàt? Pensavo fossero scattati in avanti..
CROCEROSSINA: In avanti? Indietro di corsa sono scappati! Eravamo sulle mura a guardare, e all'improvviso si son messi a correre indietro, inseguiti dai nostri.
URIA L'ITTITA: Ma come è possibile? Assurdo! Il Re ci aveva comandato di attaccare, e di prendere Rabbàt a tutti i costi. Settimana scorsa il generale Ioab mi manda dal Re, nella capitale. Arrivo da lui e mi chiede come stanno Ioab e la truppa e come va la guerra. Io gli dico che siamo vicini alla vittoria, che da giorni assediamo la città, che come una pera matura sta per cadere in mano nostra. Il Re mi fa i complimenti, mi dice che sono il migliore, e mi dice di scendere a casa mia, a farmi lavare i piedi da Betsy, prima di tornare al fronte. Mi manda pure dietro una portata della sua tavola. Ma io con i miei uomini ci accampiamo davanti alla reggia.
La mattina dopo il Re mi fa chiamare e mi dice: «Non vieni forse dal fronte? Perché dunque non sei sceso a casa tua?». Io gli rispondo: "L'arca, Israele e Giuda abitano sotto le tende, Ioab mio comandante e la sua gente sono accampati in aperta campagna e io dovrei entrare in casa mia per mangiare e bere e per dormire con mia moglie? Per la tua vita e per la vita della tua anima, io non farò tal cosa!». Allora il re mi loda per il mio onore e la mia abnegazione, e mi dice di rimanere lì ancora due giorni, e poi partire. Io rimango nella capitale, il Re mi invita tutte le sere a mangiare e a bere con lui, e mi fece pure ubriacare; e ogni sera tornavo a dormire nelle tende coi miei soldati, e non sono neppure passato a salutare Betsy.
Immagine apparsa sulle principali tavolette di news dell'epoca,
con la grande notizia della cattura del famoso e malconcio Uria l'Hittita.
CROCEROSSINA: Eh! Se la ami così tanto... perchè non sei andato da lei? Chissà che feste ti avrebbe fatto!
URIA L'ITTITA: Beh, avevo una missione da compiere ed una battaglia in corso. Non è onorevole divertirsi, in questi casi, ma portare a compimento la missione!
Comunque ieri, appena tornato qui al fronte, il generale Ioab mi ha fatto l'onore di mettermi in prima fila per l'assalto finale. Un grande onore, anche se ormai era un gioco da ragazzi vincere. Poi non so cosa è successo... Mi son trovato solo come un cane... e tu mi dici che son scappati tutti... una cosa assurda... inconcepibile... avevamo tutti la stessa missione... gli stessi ordini... Sù, finisci di medicarmi, così torno a casa...
CROCEROSSINA: Di medicarti, ho quasi finito. Ma di tornare a casa... non se ne parla...
URIA L'ITTITA:  E perchè? Devo riferire al mio Re di aver fallito la missione... E Betsy mi aspetta di sicuro con ansia... magari pensa che son morto o prigioniero... di certo non sono scappato!
CROCEROSSINA: Mi dispiace, ragazzo mio, ma tu non vai da nessuna parte. Ecco i nostri soldati che arrivano. Ti auguro un buon esilio ed una buona prigionia. Ciao.
URIA L'ITTITA: Ma che esilio! Ma che prigionia! Io torno a casa... dal mio Re e dalla mia Betsy!
GUARDIA: Fermo lì! Lei viene immediatamente con noi. Mettetegli le catene, ed un bavaglio sulla bocca. Andiamo.
(Continua. Prossimamente: Le lamentazioni di Uria in esilio).

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