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12 giugno 2019

Dormire, sognare, vivere. Pellegrini sulla strada dei sogni

Un vero sognatore... che pure vede, giudica e agisce.
Rileggevo in questi giorni la sempre attuale enciclica Mater et magistra di Giovanni XXIII, pubblicata il 15 maggio 1961. In particolare riflettevo sul famoso metodo per l'azione sociale della Chiesa (la quale non è chiamata solo a celebrare messe e riti dentro le chiese, ma deve essere sale e luce nel mondo...):
«Nel tradurre in termini di concretezza i principi e le direttive sociali, si passa di solito attraverso tre momenti: rilevazione delle situazioni; valutazione di esse nella luce di quei principi e di quelle direttive; ricerca e determinazione di ciò che si può e si deve fare per tradurre quei principi e quelle direttive nelle situazioni, secondo modi e gradi che le stesse situazioni consentono o reclamano. Sono i tre momenti che si usa esprimere nei tre termini: vedere, giudicare, agire» (n. 217).

In altre parole... la Chiesa non agisce a caso, o a secondo di sentimenti variabili, ma dopo un attento discernimento e con azioni mirate. Con parole e gesti intimamente connessi. Pensando globalmente ed agendo localmente. Non è questo un hobby, ma una missione, un compito da svolgere.
Questo metodo è molto centrato sulla razionalità delle persone, chiamate ad osservare (il più oggettivamente possibile), chiamate poi a discernere (guidate dalla ragione, non dai sentimenti), e dopo un non lungo periodo ad agire, a fare,
Certamente è "un" metodo, collaudato. Ma esistono pure altri metodi, altrettanto validi, biblicamente fondati, storicamente collaudati. Magari un po' meno razionali, ma pur sempre metodi.
Per esempio.
C'è un bellissimo metodo, molto usato nella Bibbia e da qualche santo, che è quello del dormire, sognare, vivere.
Le persone dormono e sognano (Abimelek, Labano, Giacobbe, Giuseppe di Giacobbe, Daniele, Salomone, Giuseppe di Maria, Paolo a Troade...). Cioè, le persone non fanno niente, la loro mente riposa, e si ritrovano dentro questi sogni, immediati, senza bisogno di grandi analisi o ricerche.
E non solo nella Bibbia. Pensiamo ai sogni di Agostino e di don Bosco, la chiesa sognata da Francesco, i sogni d'amore universale di madre Teresa... quanti sogni e sognatori tra i santi!
Certo, subito i coltivatori della ragione ti dicono: "Ma come si fa a distinguere se questi sogni vengono da Dio o non sono solo tue chimere"?
Al che, si può risponder loro: "E chi mi assicura che le tue lunghe analisi, il tuo giudizio, e le tue proposte siano secondo la volontà di Dio, e non secondo le tue idee o ideologie?".
Ogni metodo ha le sue fàlle... ovvio.
E così c'è chi continuerà a ragionare, discernere e forse agire.
E ci sarà sempre chi dormirà, sognerà, e vivrà per realizzare i sogni.
Se don Bosco avesse seguito ed obbedito al discernimento del suo vescovo... sarebbe stato forse un buon precettore in una casa di nobili. E invece il ragazzaccio ha inseguito i suoi sogni.
Se san Giuseppe avesse seguito il suo raziocinio (vedere fidanzata incinta per conto terzi, giudicare secondo la Legge e le tradizioni, agire con prudenza e con giustizia...)... beh, non avremmo tante belle icone della Santa Famiglia, ma bellissime icone di ragazza madre single con figlio di padre incerto, o peggio, necrologio di adultera lapidata a suon di Legge.
Quindi... pur apprezzando ed usando spesso il metodo del Vedere-Giudicare-Agire, tanto caro anche a papa Giovanni XXIII... faccio il tifo per i sognatori.
Grazie a Dio che ci fa sognare, sogni grandi, sogni belli.
E grazie ai sognatori che non seguono solo le ragioni della ragione, ma si dirigono nelle prospettive dei sogni. Perchè hanno visto quello che si può e si deve fare, e lo fanno. Immediatamente, senza perder tempo.
Per i sognatori il tempo e lo spazio diventano elastici, quasi scompaiono.
Ho sognato di andare in Egitto... mi sveglio e ci vado. Senza tanti calcoli, last minute, e via.
Ho sognato un macedone che mi invita in Europa... e attraverso i Dardanelli.
Ho sognato lupi che diventano agnelli... e mi metto a raccogliere ed educare i ragazzi.
Ho fatto un sogno... mi sveglio, ed il sogno diventa realtà.
(e non è vero che chi dorme non piglia pesci: a volte i migliori pescatori di uomini sono i sognatori dormienti, e non gli affaccendati che passano di convegno in convegno per studiare i segni dei tempi).

I sogni sono importanti. Tengono il nostro sguardo largo, ci aiutano ad abbracciare l’orizzonte, a coltivare la speranza in ogni azione quotidiana. E i sogni dei giovani sono i più importanti di tutti. Un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato; non potrà capire la vita, la forza della vita. I sogni ti svegliano, di portano in là, sono le stelle più luminose, quelle che indicano un cammino diverso per l’umanità.
I sogni grandi sono quelli che danno fecondità, sono capaci di seminare pace, di seminare fraternità, di seminare gioia, come oggi; ecco, questi sono sogni grandi perché pensano a tutti con il “noi”. 
I sogni grandi hanno bisogno di Dio per non diventare miraggi o delirio di onnipotenza. Tu puoi sognare le cose grandi, ma da solo è pericoloso, perché potrai cadere nel delirio di onnipotenza. Ma con Dio non aver paura: vai avanti. Sogna in grande. 
Siate maestri buoni, maestri di speranza e di fiducia verso le nuove generazioni che vi incalzano. “Ma come, io posso diventare maestro?”. Sì, un giovane che è capace di sognare, diventa maestro, con la testimonianza. Perché è una testimonianza che scuote, che fa muovere i cuori e fa vedere degli ideali che la vita corrente copre. Non smettete di sognare e siate maestri nel sogno.
“Padre, e dove posso comprare le pastiglie che mi faranno sognare?”. No, quelle no! Quelle non ti fanno sognare: quelle di addormentano il cuore! Quelle ti bruciano i neuroni. Quelle ti rovinano la vita. “E dove posso comprare i sogni?”. Non si comprano, i sogni. I sogni sono un dono, un dono di Dio, un dono che Dio semina nei vostri cuori. I sogni ci sono dati gratuitamente, ma perché noi li diamo anche gratuitamente agli altri. Offrite i vostri sogni: nessuno, prendendoli, vi farà impoverire. Offriteli agli altri gratuitamente.
Ragazzi e ragazze, siate voi pellegrini sulla strada dei vostri sogni. Rischiate su quella strada: non abbiate paura. Rischiate perché sarete voi a realizzare i vostri sogni, perché la vita non è una lotteria: la vita si realizza. E tutti noi abbiamo la capacità di farlo. 
Il pessimismo ti butta giù, non ti fa fare niente. E la paura ti rende pessimista. Niente pessimismo. Rischiare, sognare e avanti. (papa Francesco) 

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