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22 dicembre 2019

"Oggi l'Occidente non è più cristiano". Ma quando mai lo è stato?

Un diamante nella Kimberlite.
Leggo con stupore i titoli di ieri e di oggi, e mi stupisco dello stupore di chi si stupisce di fronte al discorso di papa Francesco di ieri alla Curia romana: "Oggi l'Occidente non è più cristiano".
Una cosa talmente ovvia... come tanto ovvio mi vien da chiedermi: "Ma quando mai lo è stato?"?!?
Si dice oggi che non c'è più la Cristianità... ma quando mai c'è stata???

Se cristiano vuol dire un "luogo" dove regna solo l'amore verso Dio e verso il prossimo... negli ultimi duemila e diciannove anni, sul suolo europeo, abbiamo visto solo guerre e ammazzamenti fratricidi, intervallati da qualche piccola oasi di pace. Lasciando a parte i conflitti del putrefascente impero romano e connesse invasioni barbariche... mi pare di ricordare solo le guerre dei Franchi, poi i conflitti feudali, le guerre dei cent'anni e quelle dei trent'anni, e se poi vado su wikipedia trovo le guerre d'Italia:
 i principali conflitti ricompresi nelle guerre di religione in Europa:


Ecco cosa ha partorito l'Occidente Cristiano,
dopo solo duemila anni di cristianesimo...
Sono questi i cristiani guerrafondai europei il modello del Cristianesimo???
Per non parlare poi che la cosiddetta "Europa Cristiana" ha generato e diffuso nel mondo colonialismo, schiavismo, Comunismo, Fascismo e Nazionalsocialismo, con le guerre mondiali connesse, i campi di sterminio, e altre cosette del genere.
Han fatto più martiri i cristianissimi Stalin, Hitler, Mussolini, Franco, Ceaucescu  & Company, che i beduini dell'Isis dei nostri tempi. Alla faccia dell'Occidente cristiano!

E mi chiedo: è questa la mitizzata Cristianità, il modello di Occidente Cristiano che nostalgicamente abbiamo in testa? I cammellieri atei e agnostici o animisti del Sahara sono molto meglio di ciò.

Non è mai esistito un Occidente cristiano. Possiamo battezzare finchè vogliamo i nostri regni ed imperi con altisonanti Sacri Cristiani Titoli, ma la realtà è ben lungi dalla fantasia.
L'Occidente è un topos dove tanti cristiani sono rimasti invischiati nelle logiche del potere, dell'avere e del godere. Basta aprire un libro di storia...

Non basta che qualcuno pastrugni croci sugli scudi (In hoc signo vinces...), confondendo la proposta evangelica con la violenza ed il potere, per fare Europa Cristiana.
In duemila anni abbiamo visto una Europa Guerrafondaia e fratricida, altro che amare il prossimo cristiano...
Non basta spolverare corone di rosario o presepi napoletani per difendere i valori cristiani (ovviamente solo quei valori che mi convengono, mica tutti).

In Occidente, come in Oriente, come nel Settentrione e nel Meridione, non è mai esistito (e mai esisterà), un regno, uno stato, un impero "Cristiano".
Ma esisteranno, come son sempre esistiti, cristiani e comunità cristiane nei vari e variegati regni.
Cristiani che, come si diceva già ai tempi di Diogneto, si vestono, parlano e mangiano come gli altri.
Ma che provano, ci provano, almeno tra di loro, ad amarsi ed ad amare.
L'obiettivo del cristiano (purtroppo a volte ed in qualcuno lo è o lo è stato) non è quello di cristianizzare luoghi, strutture, persone.
L'obiettivo ed il compito del cristiano è portare, testimoniare, condividere la buona notizia, il Vangelo di Gesù, vivendo la vita nuova che sgorga da Lui.

Ecco allora che nelle tenebre dell'Occidente Anticristiano e Scristianizzato del XIII secolo, dove la Diocesi di Perugia è in guerra con la Diocesi di Assisi, ed i vescovi l'un contro l'altro armati... almeno UN cristiano, di nome Francesco, brilla come diamante incastonato nella grigiastra kimberlite.

Ecco allora che nelle tenebre dell'Occidente Anticristiano e Scristianizzato del XX secolo, impazzito in ideologie diaboliche ed assatanate guerre mondiali, sprofondato nei più bui e luciferini baratri mai visti prima... almeno qualche piccola stella cristiana brilla... una madre Teresa qui, una Edith là, un Eugenio di qui, un Masimiliano di là... Sì, qualche cristiano ha vissuto nell'Europa Anticristiana del XX secolo.

In certi periodi bui (quasi tutti) della storia europea,
per trovare qualche cristiano... serve il cannocchiale!
Comunque... tutto il mondo è Paese, e quindi non ha molto senso parlare di Oriente ed Occidente, Settentrione e Meridione...
Ed in questo Paese che è il mondo ci sono alcuni cristiani, che speriamo provino ad essere cristiani.
Ove l'esser cristiani non è una corsa verso la Luna per piantar la mia bandierina.
Ma è più simile allo sciogliersi del chicco di sale nella minestra, o del cubetto di lievito nella pasta.
Forse nei vangeli apocrifi dei padani longobardi Gesù ha detto: "Andate, conquistate l'Europa, fate tutti cristiani, appendete crocifissi al muro, rosari al collo e presepi nelle piazze, e poi difendete la fortezza cristiana dagli assalti dei nemici".

Nel Vangelo che conosco io mi pare sia scritto che Gesù disse: "Andate in tutto il mondo ed annunciate il vangelo. Ama Dio ed ama il prossimo", senza particolari accenni all'Europa nostrana o a preferenze etnologiche del figlio del Padreterno.

Quindi...
Fare il cristiano non dipende dal territorio dove si è.
In Germania o in Botswana, in Giappone o in Cile... 
... "fate tutto senza mormorazioni e senza critiche, siate irreprensibili e semplici, figli di Dio immacolati in mezzo a una generazione perversa e degenere, nella quale dovete splendere come astri nel mondo, tenendo alta la parola di vita".

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