10 gennaio 2019

Arriva il nuovo vescovo passionista a Belene!

mons. Francesco Maria Ferreri cp
nato a
 Levaldigi (Cuneo), il 14 ottobre 1745
Il 20 gennaio prossimo ricorrono 213 anni da un avvenimento unico e prezioso per la comunità di Bèlene, per la Diocesi di Nicopoli, per la chiesa in Bulgaria e per la Famiglia Passionista.
Vabbè, non è una cifra tonda, ma... è pur sempre un anniversario.
In quel giorno, nel lontano 1806, (ri)metteva piede a Belene il primo vescovo passionista per la Bulgaria, p. Francesco Maria Ferreri, che tutti i lettori del libro "Lettere dai confini d'Europa" ben conoscono e apprezzano.
Dopo aver lavorato ben 14 anni nelle pianure danubiane, il nostro p. Francesco era tornato in Italia. Ma la Santa Sede lo sorprese eleggendolo Vescovo di Nicopoli il 5 agosto 1805. Inaugura così una serie di ben 11 vescovi passionisti, conclusasi l'11 novembre 1952 con la fucilazione di mons. Bossilkov.
Viene consacrato nella Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma il 22 settembre 1805, quindi parte per la Bulgaria, e arriva il 20 gennaio successivo.
A differenza del suo predecessore, mons. Dovanlia, che si era spostato a vivere prima a Ruse e poi a Bucarest, il nostro confratello riporta la sede della Diocesi a Belene, "nel tugurio che i cattolici avevano a disposizione del missionario", dove già risiedevano i precedenti vescovi, e dove come i predecessori svolgerà anche il lavoro di parroco, essendoci in Diocesi solo 4 sacerdoti... Con questa scelta contribuisce di nuovo a rendere Belene il centro spirituale della Diocesi. Un centro un po' betlemmiano (senza cattedrale, senza vescovado, senza segretari e parroci... un "tugurio"), ma pur sempre un centro. E gliene siamo grati.
Scelta strategica, in quanto il 90% dei pochi cattolici rimasti in Diocesi abitavano nel raggio di 40 km intorno a Belene (come oggi, del resto): Oresh, Svishtov, Tatari, Petokladentsi, Tranciovizza, Malcika (allora ancora non esistevano comunità cattoliche ad Asenovo, Dragomirovo e Pleven).
Dalla Visita Pastorale alla Diocesi, che fece subito, nel 1806, emerge infatti che sono rimasti vivi solo 1920 cattolici, di cui 676 a Belene, e 1159 nei dintorni di Belene.
Da Belene guiderà per soli 8 anni la Diocesi di Nicopoli e la Valacchia, in quanto morirà come martire della carità il 3 novembre 1813 a Bucarest, soccorrendo i malati di peste.

Probabilmente il prossimo anno vedrà la luce un volume dedicato all'episcopato di mons. Ferreri, ed avremo modo di conoscerne meglio la vita, le scelte pastorali e la santità.
Se qualcuno avesse qualche documento o citazione riguardante mons. Ferreri... me li mandi pure.
Pubblico qui la lettera con cui il padre Francesco Maria, con molta umiltà, accetta il ministero di Vescovo di questa scalcagnata Diocesi bulgara:


24/08/1805, Corneto

Lettera di p. Francesco Ferreri a Propaganda Fide[1]


Ill[ustrissi]mo e R[everendissi]mo
Sig[no]re P[ad]rone Col[endissi]mo.
Con timore, e tremore, per essere io sprovvisto delle sublimi doti che richiede il sacro carattere episcopale, ho letto il veneratissimo foglio di V. S. Ill.ma R.ma in cui mi partecipa la notizia della mia elezione al Vescovato vacante di Nicopoli fatta dagli E.mi Sig.ri Cardinali della S. Cong.ne di Propaganda e confermata con la suprema autorità di Sua Santità felicemente regnante.
Essendo assente da questo Rit[ir]o il P. Rett[or]e, di cui fo le veci, devo ancora trattenermi qui alcuni giorni, e poi partirò per Roma per consultare, come figlio d’obbedienza, l’affare col P. Prep[osit]o Gen[era]le, e regolarmi secondo il suo consiglio e approvazione nell’esecuzione de’ veneratissimi comandi della Sacra Cong[regazio]ne.
E qui, con profondissimo ossequio baciandole le sacre mani,
mi rassegno di V[ostra] S[ignoria] Ill[ustrissi]ma
d[evotissi]mo u[milissi]mo obb[edientissi]mo ser[vitor]e
Francesco M[ari]a del Divino Amore
Corneto 24 agosto 1805


[1] Originale in APF, SC Bulgaria e Valacchia 8, f. 149.

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