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L'8 settembre del 2012 (ben due anni fa!) facevo il mio ingresso come parroco nella città bulgara di Belene. Da allora ne è passata di acqua sotto i ponti del Danubio.
Oltre a dedicarmi alla quotidiana e ordinaria attività pastorale a servizio della comunità di cristiana di Belene, come ogni buon parroco, mi son sempre chiesto: "Abbiamo qui anche l'unico santuario dedicato al beato Eugenio Bosilkov, che quasi nessuno conosce e visita... cosa possiamo fare per farlo conoscere e visitare"?
E così, dopo numerosi incontri e colloqui, abbiam provato ad abbinare il nostro beato Eugenio al nuovo santo Papa Giovanni XXIII e al Campo di concentramento dell'Isola di Belene.
Bosilkov e Roncalli: oltre ad essersi conosciuti e frequentati, oltre ad avere molte cose in comune con Belene e la Bulgaria, questi due santi insieme hanno una forte attrattiva...
Bosilkov e il gulag di Belene: il martire passionista non è un eroe solitario. Gli altri sacerdoti condannati con lui trascorsero diversi anni sull'isola che sorge nel territorio della nostra parrocchia, condividendo sofferenze e umiliazioni insieme a sacerdoti ortodossi, pastori protestanti, poeti, scrittori e decine di migliaia di oppositori del regime comunista.
Da questo duplice abbinamento è nata la proposta di costruire un itinerario sulle loro orme, e di invitare le persone a ripercorrerlo insieme a noi. Dall'inizio del 2013 ad oggi, grazie a questo duplice abbinamento, son passate da Belene quasi un migliaio di persone "nuove", che mai prima d'ora avevano visitato il Santuario del Beato Eugenio Bosilkov: il vescovo e i preti di Bergamo, gli aderenti al Movimento Laicale Passionista e gli studenti passionisti, la Comuntà Pastorale Giovanni Paolo II di Milano, i 400 partecipanti al Pellegrinaggio nazionale in onore delle vittime del comunismo, e ora quelli di Carobbio degli Angeli.
Certo, 1000 persone sono ancora poche, e speriam presto di raggiungere 1 milione di pellegrini all'anno (cioè la metà di quelli che visitano il Santuario di San Gabriele dell'Addolorata).
Per il beato del Danubio i Passionisti dedicano un centesimo delle energie, delle risorse e del personale che dedicano al Santo del Gran Sasso... ma magari Eugenio qualche miracolino lo farà...
Comunque... 1000 son più di 0.
I Belenciani e i Passionisti sono molto contenti di questo aumento di pellegrini a Belene, di buon auspicio per il futuro.
Invitare, accogliere, accompagnare questi pellegrini non è una perdita di tempo che turba la normale attività pastorale della nostra placida e moribonda cittadina sul Danubio. Anzi: fa parte della normale attività pastorale di un santuario.
Vi propongo allquindi un breve fotoreportage dell'ultimo gruppo passato da qui, appena ripartito ieri.
Se qualcuno, per il prossimo anno, vuol fare un salto qui in Bulgaria e vivere direttamente questo pellegrinaggio.... faccia un fischio.
PS: ovviamente ci sono poche foto dei momenti di preghiera e riflessione che abbiam vissuto (tanti)... queste foto le ho fatte quasi tutte io, e di solito durante la preghiera pregavo, e durante la riflessione riflettevo...