“CHI CI SEPARERA’
DALL’AMORE DI CRISTO?”
A Bèlene,
Calvario europeo del XX secolo,
il ricordo dei martiri
e delle vittime dei regimi totalitari.
Oggi è il 23 agosto, giornata dedicata dall’Europa alla memoria delle vittime innocenti dei regimi totalitari del secolo scorso.
Un secolo che ha visto sorgere e sgorgare dal cuore e dalla mente di alcuni uomini affascinanti ideologie, che proponevano un cambiamento, un rinnovamento, una sicurezza ed una prosperità totale.
Ideologie umane, che scorrendo attraverso la forza delle parole hanno ammaliato migliaia di anime, ed ingrossandosi poi con la conquista del potere hanno inondato e travolto, come fiume impetuoso, l’intera Europa ed il mondo.
Un fiume impetuoso di odio e violenza, che ha interrotto esistenze, cancellato sogni, annientato famiglie, ferito interi popoli.
Un fiume di distruzione, di dolore, di ingiustizia ha schiacciato, umiliato, spazzato via milioni di persone.
Sono
le vittime innocenti dei regimi totalitari ed autoritari, di persone invasate e
possedute da puro odio ideologico, senza nessuna pietà e solidarietà umana.
In
questo fiume impietoso, però, sorgono salde alcune isole, che nessuna violenza
ed ideologia potrà mai cancellare: sono i martiri, sono i testimoni della
Risurrezione, gli amici dell’Agnello che avvolti da immacolate vesti riempiono
la Gerusalemme nuova.
I
loro nomi, scritti nel Libro della Vita e stampati nella nostra memoria.
I loro volti davanti ai nostri occhi. La loro storia raccontata di bocca in bocca, di generazione in generazione.
Come
ogni anno, anche noi qui in Bulgaria, qui sulla sponda del grande fiume Danubio
a Bèlene, abbiamo oggi sostato in questa isola della memoria, per ricordare e
pregare per tutti questi milioni di persone innocenti, travolti dall’odio
diabolico delle ideologie totalitarie del comunismo, del fascismo e del
nazismo.
Questa
mattina ci siamo riuniti nel Santuario dedicato al figlio di questa comunità,
Eugenio Bossilkov, nato a Belene nel 1900, divenuto poi religioso passionista,
e fucilato da vescovo nel 1952.
Con grande gioia e sorpresa si è unito a noi, Missionari Passionisti che viviamo in Bulgaria e fedeli della comunità cristiana di Belene, il padre Joachim Rego, Generale dei Passionisti.
In
questo anno di Giubileo, abbiamo ricordato specialmente i nostri martiri
passionisti: Eugenio, Vincenzo e la comunità di Daimiel, vittime dell’ideologia
comunista, ma anche Silvio ed i confratelli polacchi, vittime della follia
nazista.
Ci hanno nutrito ed incoraggiato le parole di san Paolo:
“Chi ci separerà
dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la
fame, la nudità, il pericolo, la spada? Nessuna creatura potrà mai separarci
dall'amore di Dio, che è in Cristo Gesù, nostro Signore!”.
Ci hanno consolato le parole dell’Apocalisse:
“Non avranno più fame né avranno più sete, non li colpirà il sole né arsura alcuna, perché l'Agnello, che sta in mezzo al trono, sarà il loro pastore e li guiderà alle fonti delle acque della vita. E Dio asciugherà ogni lacrima dai loro occhi”.
Infine,
la parola di Gesù:
“Chi
vuole salvare la propria vita, la perderà, ma chi perderà la propria vita per
causa mia, la salverà.
Infatti,
quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se
stesso?”.
Una
Parola che scardina alle radici la malapianta delle ideologie: non mi salvo io
da solo, attraverso le mie mani e la conquista e la gestione del potere e dei
mezzi di produzione… mi salvo non prendendo il potere od usando i muscoli della
violenza per imporre, ma donandomi e mettendomi nelle mani dell’unico Salvatore
(che non è né il Partito, né lo Stato, né la Razza, né nessun altro). Mi salvo
facendomi dono, servendo i fratelli.
La
memoria delle vittime innocenti di ieri ci aiuti a crescere tutti nella
solidarietà e nelle fraternità.