"Nóxia cuncta submóveas,
et ómnia nobis profutúra concédas
(colletta IX domenica per annum)
"... ἔβαλεν ὅλον τὸν βίον αὐτῆς"
(Marco 12,44)
Un giorno Gesù, dopo essersi vestito come uno di noi, come al suo solito, si mise a passeggiare per le strade di un paesino adagiato sulle rive del Danubio. Il nome del paese era Belene.
Ad un certo punto, un po' stanco, vide seduti su una panchina davanti ad una casa due simpatici anziani, un nonno ed una nonna, e si fermò davanti a loro, pensando: "Di certo vedranno che son stanco, e mi faranno posto sulla panchina...".
Li salutò, iniziarono a chiacchierare, ma quelli non si spostavano di un millimetro.
Giustamente la panca era loro, e non c'è nessuna legge che obbliga a far posto.
Allora Gesù chiese loro: "Va tutto bene?"
"Sì, grazie. Tutto bene".
"Scusate... ma che lavoro fate?"
"Ah! Si vede che lei è non è di qui. Tutti ci conoscono. Siamo la famiglia dei più grandi contadini della zona".
"Davvero?!? Non si direbbe... E allora come mai l'orto dietro di voi, intorno alla vostra casa, è tutto pieno di erbacce, rifiuti e piante selvatiche, e sembra una giungla?!?"
"Dice davvero? E' che siamo stanchi, abbiamo lavorato come asini per tutta la vita, ed ora ci riposiamo un po'..."
"Eh sì, davvero. Un gran bel peccato. Un così grande e bel giardino... lasciato andare....".
"Ma lo sa che lei è molto perspicace? Un orto senza erbacce e rifiuti è più meglio di un orto abbandonato a se stesso e pieno di schifezze..."
"Eh sì, proprio così".
"Su, nonna, andiamo a ripulire l'orto! Arrivederci!".
"Arrivederci, a presto! E grazie per la compagnia!", concluse Gesù, e se ne ritornò a passeggiare.
Un mese dopo il buon Gesù tornò di nuovo a passeggiare per quel paesino, e casualmente ricapitò proprio davanti a quella casa, dove di nuovo erano seduti sulla stessa panchina gli stessi nonni. Era ancora stanco, e si sarebbe seduto volentieri, ma quelli mica gli fecero posto, neppure stavolta. Cominciarono invece a chiacchierare:
"Oh, salve, ancora lei! Buongiorno!"
"Buongiorno a voi, simpatici nonni. Va tutto bene?"
"Sì, grazie. Tutto bene".
"Davvero?!? Non si direbbe... Vedo che l'orto dietro di voi, intorno alla vostra casa è bello pulito... non ci sono erbacce, e sassi, e piante selvatiche..."
"Eh, sì, lo abbiamo pulito, zappato, arato ed erpicato, ed ora è tutto pulito. Sapesse come ci si stanca! Non siam più giovanetti come una volta, o come lei... Adesso ci riposiamo un poco".
"Sì, ma sembra il deserto di Giuda, tutto piatto e tutto secco... davvero un gran peccato..."
"Dice davvero"?
"Eh sì... un orto così bello e grande, con una terrà così nera... senza niente..."
"Ma lo sa che lei è molto perspicace? Un orto con verdure, frutti e legumi... è più meglio di un orto pulito e vuoto..."
"Eh sì, proprio così".
"Su, nonna, andiamo a piantare qualcosa! Arrivederci!".
"Arrivederci, a presto! E grazie per la compagnia!", concluse Gesù, e se ne ritornò a passeggiare.
Un mese dopo il buon Gesù ritornò a passeggiare per quel paesino, e pure stavolta capitò proprio davanti a quella casa, dove di nuovo erano seduti sulla stessa panchina gli stessi nonni. Pure stavolta era stanco, e si sarebbe seduto volentieri, ma quelli mica gli fecero posto, neppure stavolta. Cominciarono di nuovo a chiacchierare:
"Oh, salve, ancora lei! Non c'è'l due senza'l tre! Buongiorno!"
"Buongiorno a voi, simpatici nonni. Va tutto bene?"
"Sì, grazie. Tutto bene".
"Davvero?!? Non si direbbe... Vedo che l'orto dietro di voi, intorno alla vostra casa è bello pulito... vedo due piante di pomodori, due piante di zucchine, due piante di ciliegie, due piante di pesche, due gambe di insalata, due ciuffi di carote, e due coppie di tutto, e pure un gallo ed una gallina... Come mai due coppie di tutto?"
"Eh, sì, noi nonni siamo in due, e così avremo un pomodoro per la nonna ed uno per il nonno, una carota per lui ed una per me, e così via... Sapesse come ci si stanca! Non siam più giovanetti come una volta, o come lei... Adesso ci riposiamo un poco".
"Sì, davvero un bel lavoro... ma sembra l'arca di Noè! Ma non c'è nessun diluvio, e poi c'è ancora tanto spazio... davvero un gran peccato..."
"Dice davvero"?
"Eh sì... un orto così bello e grande, che produce pomodori enormi e gustosi... solo due..."
"Ma lo sa che lei è molto perspicace? Potremmo produrre molta più verdura e frutta e anche animali... e poi darli ai nostri parenti e amici e vicini...."
"Eh sì, proprio così".
"Su, nonna, andiamo a piantare, a bagnare, a concimare, a legare! Arrivederci!".
"Arrivederci, a presto! E grazie per la compagnia!", concluse Gesù, e se ne ritornò a passeggiare.
Un anno dopo il buon Gesù tornò di nuovo a passeggiare per quel paesino, e casualmente ricapitò proprio davanti a quella casa, quella dei due nonni contadini.
Era ancora stanco, e si sarebbe seduto volentieri, ma i nonni non c'erano, e (cosa più importante) non c'era più neppure la panchina davanti alla casa.
Il buon Gesù stava allora per allontanarsi ed andare oltre, ma la voce della nonna gli giunse da dietro la recinzione, dall'orto:
"Oh, salve, ancora lei! Buongiorno! Venga, venga dentro con noi!"
"Buongiorno nonna! Va tutto bene?"
"Sì, grazie. Tutto bene".
"Davvero?!?"
"Beh, penso di sì, venga dentro a vedere"!
Gesù entrò, e con sua grande sorpresa e stupore, in mezzo all'orto c'era una lunga tavola, e sulla tavola montagne di frutta, verdura, carne, vino, ed ogni altro ben di Dio, che quasi la tavola si sfondava. E attorno alla tavola c'era pieno di gente, giovani e vecchi, bambini, mamme e papà, c'era tutto il paese.
"Venga, venga, forestiero, si sieda qui con noi! Guardi quante cose sono uscite dal nostro orto! Si ricorda? Era una giungla... invece adesso produce così tanta roba che non riusciamo a finirla noi due da soli, così invitiamo tutti quelli che vogliono a venire a mangiarla con noi!"
Gesù si sedette, e disse ai due nonni:
"Ma che bello! Avete fatto un miracolo!"
"Eh sì, vede come siam stati bravi?!? E poi, sapesse.... era così noioso star lì seduti sulla panchina tutto il giorno a chiacchierare... Beh, non facevamo nulla di male... ma adesso è molto più che meglio! Guardi quanta gente contenta! E i bambini come si divertono! Peccato che mica tutti i giorni è festa come oggi.... Comunque almeno ogni domenica facciamo festa!"
"Davvero bello! Bravi, complimenti: avete saputo tirar fuori il massimo dal vostro giardino. Beh, ora devo andare... Non so se ci vedremo ancora qui... ma se passate dalle mie parti, venite a trovarmi, ho anch'io un bell'orto... e potrete sedervi a riposare e mangiare con me ed i miei amici... Arrivederci, a presto! E grazie per la compagnia!", concluse Gesù, e se ne ritornò a passeggiare, verso altri paesi.