Giusto giusto cento anni fa, il 28 aprile 1918, al tramonto della "inutile strage" della Prima Guerra Mondiale, veniva ordinato sacerdote a Roma un giovane ventiquattrenne polacco, Massimiliano Kolbe. Che tutti conosciamo per il gesto eroico del suo martirio ad Auschwitz, all'alba dell'altra inutile e tremenda strage della Seconda Guerra Mondiale.
Si può dire che il suo ministero sacerdotale si è compiuto all'interno di queste due tremende vicende del XX secolo, che hanno sconvolto la vita di milioni di persone.
Ho avuto la fortuna, da giovane seminarista, di "incontrare e conoscere" questo santo sacerdote, visitando a 18 anni la Città dell'Immacolata a Niepokalanow, e conoscendolo (andando un po' oltre la mitologizzazione del suo eroico finale sacrificio)... ne sono rimasto affascinato, soprattutto dal suo modo di vivere la propria consacrazione ed il proprio sacerdozio: con gioia e creatività.