Come si dice... l'Epifania, tutte le feste si porta via.
E così anche quest'anno rimettiamo le statuine del presepio in soffitta, e si riprende un po' di sana normalità, tra scuola e lavoro, aspettando le feste Pasquali.
Molto interessante la smontatura, perchè ti fa riprendere in mano tutti i pezzi del puzzle natalizio, e scopri chi è arrivato... e anche chi non è arrivato.
Il primo arrivato, da deporre con cura, vista la sua innata fragilità, è il Bambinello. Da riporre con cura per trenta mistici anni nella scatoletta-casetta di Nazareth, pronti per estrarlo e metterlo in bella posa sulla croce del venerdì santo. Un bel trambusto, questo suo arrivo.
Poi mettiam via pure la Madonna e san Giuseppe, arrivati pure loro.
L'asino ed il bue, e le pecorelle. Quando c'è un terremoto... gli animali lo sentono prima... questione di vibrazioni ed ultrasuoni, ed arrivano prima.
Ed i pastorelli, ancora frastornati dai vagiti umano divini inaspettati dalla stalla, e dalle strombazzate angeliche dalle stelle... arrivati pure loro nella grotta più famosa (oggi, non allora) del mondo.
Mettiam via pure i magi, appena appena arrivati, per la loro toccata e fuga dalla cometa stella guidata.
E penso basta, perchè questi son arrivati.
Sono tanti? Beh, considerando l'attuale traffico tra le grotte delle pecore betlemmee... par di sì. L'ora di punta della storia, crocevia trafficato più del solito.
Dando però un occhiata in giro... poca brigata, vita beata. C'era ancora posto per molti, per tutti, nella stalla di Betlemme. C'è ancora posto, negli scatoloni da porre in soffitta. Per quelli arrivati in ritardo. E per quelli mai arrivati. E per quelli tirati dentro il vortice.
Dove sono gli abitanti di Betlemme? Quelli delle porte chiuse, quelli tutti presi dalle feste, che non hanno una stanzetta per far riposare una donna incinta? Quelli rintanati al calduccio? Non se ne sono visti molti in giro, pare nemmeno uno. Neppure il giorno dopo, per vedere che fine han fatto quei due di Nazareth venuti dalle nostre parti...
Buon per loro, ma purtroppo ci pensano gli sgherri di Erode Re a tirarli dentro, a sfondare porte e finestre, a strappare loro i figli, cercando il Figlio.
Ma arrivano in ritardo gli ammazzatori di bambini, e questi poveri piccoli se ne partono troppo presto.
Un vero è proprio dramma, questo di Betlemme, che rimettiamo in scena ogni anno, incastrando tutti i pezzi, le comparse, uno ad uno. Un bel trambusto, che smontiamo ed inscatoliamo con cura.
Sarà che l'Epifania tutte le feste si porta via... ma più che una festa a me mi pare un bel dramma, drammatico. Un bel trambusto questo arrivo dal Cielo.