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Una montagna di cadaveri di europei, dopo un bombardamento. |
Da tante parti, soprattutto qui ad Est, oggi e domani qualcuno festeggia il cosiddetto "Giorno della Vittoria", intendendo il giorno della sconfitta del Terzo Reich e della fine della seconda guerra mondiale sul territorio europeo.
E come ogni anno, arrivano le immancabili schermaglie e diatribe, dai banconi dei bar fino ai piani alti dei Palazzi. E non può essere altrimenti, perchè se questa data da una parte ha segnato la fine e l'estinzione della follia totalitaria nazista e della guerra, dall'altra ha segnato l'inizio della guerra fredda e l'estensione delle follie totalitarie comuniste su mezza europa (che non hanno nulla da invidiare ai crimini nazisti, e che sulla bilancia hanno provocato almeno 10 volte di più di vittime innocenti).
Campi di concentramento, polizia segreta, esecuzioni di massa, innocenti perseguitati... non sono certo un'esclusiva nazista (qui a Belene il Lager ha funzionato dal 1949 fino al 1988..., altro che Vittoria e Liberazione!)
La Vittoria sul nazifascismo, una gran bella cosa certo, ma però non per tutti ha significato passare automaticamente all'autodeterminazione, alla libertà, al rispetto dei diritti umani e civili... anzi. Per molti fu un salto vertiginoso dalla padella alla brace, dall'abisso infernale all'inferno abissale.
Mai ci sarà consenso sul festeggiare questa data: per alcuni è stata una liberazione e la fine di un incubo durato 10 anni, per altri è stata l'inizio dell'incubo di schiavitù durato più di 40 anni.
E penso che questo ouroboro ce lo porteremo dietro per i secoli a venire.
Personalmente non me la sento di celebrare nessuna vittoria.
Perchè la Seconda Guerra mondiale (forse più di tutte le altre) è stata una tale assurdità di enorme complessità, dove è difficile, se non impossibile, distinguere vincitori e vinti, vittime e carnefici.
Personalmente questa guerra, nata nell'Europa cristiana, nata dal cristiano popolo tedesco (invasato dalla follia ariana e nazionalsocialista) e dal cristiano popolo russo (invasato dalla follia ateista e socialcomunista), che poi ha contagiato tutti i cristianissimi popoli europei e tutto il mondo... questa guerra è una vergogna per tutti, una sconfitta dell'umanità.
Una vergogna per tutti, anche per me che non ero ancora nato.
Come abbiamo potuto, noi cristiani europei (tedeschi, russi, italiani, francesi, inglesi...), dopo l'inutile strage della prima guerra mondiale, dopo la pandemia della febbre spagnola, dopo la rivoluzione russa... lasciare divampare ideologie, nazionalismi, odio razziale e di classe, corsa agli armamenti, populisti bellicosi... come abbiamo potuto? Accodarci e sostenere folli e pazzi personaggi come Lenin e Mussolini, Hitler e Stalin? Che vergogna! Ci siamo lasciati incantare dalle loro promesse di rivoluzionare in meglio il mondo, dalle loro ricette totalitarie di crearci il paradiso in terra...
Che vergogna!
Dopo duemila anni di cristianesimo, abbindolati come èbeti da questi falsi profeti e falsi messia salvatori. Questi pazzoidi avranno le loro colpe di cui vergognarsi (non so se stan bruciando all'inferno... ma comunque qualche trilione di miliardi di anni in purgatorio se li sono aggiudicati), ma è comodo far di loro i nostri capri espiatori: tutti dovremmo arrossire di vergogna, per averli applauditi, sostenuti, votati, fatto parte del Sistema, o semplicemente per aver taciuto, per essere stati alla finestra a guardare, per ignavia o per paura o per pavidità.... Che vergogna, per noi europei, questa guerra mondiale, che noi abbiamo provocato e portato avanti per anni.
Questa porcata della Seconda Guerra Mondiale non è cominciata alle 4.45 del 1° settembre 1939, e neanche il 23 agosto 1939 (quando Stalin e Hitler decisero di innescarla, prendendosi mezza Polonia a testa).
No, è iniziata molto prima. L'innesco è nel 1939, ma il carico d'incendio si è formato negli anni e nei decenni precedenti.
Quanti ciocchi di legno buttati sulla catasta, prima che quegli squilibrati di Hitler e Stalin innescassero l'incendio...
E' iniziata dagli orgogli nazionali, dagli interessi economici, dall'avidità territoriale, dalle idiozie delle ideologie idealiste, dall'antisemitismo e dall'odio razziale con le loro secolari radici... è iniziata dal mors tua vita mea, dal divide et impera, dal machiavellico fine che giustifica i mezzi, dalla smania di potere e di grandeur, dalla corsa agli armamenti...
Cose che hanno originato anche le precedenti guerre.
Solo che Napoleone e Alessandro Magno e Carlo Magno e Gengish Kan... non avevano l'aviazione, i carri armati, le bombe atomiche, i vagoni dei treni, i radar, le portaerei ed i sommergibili, i gas letali ed i mezzi di distruzione di massa del XX secolo.
Solo con vergogna si può ricordare questa sconfitta dell'umanità, chiamata Seconda Guerra Mondiale. Dove l'intelligenza, la creatività, la laboriosità, la scienza e la tecnologia, sono state impiegate per distruggere, ferire, uccidere, sterminare, schiacciare, umiliare, rubare... per farci del male l'un l'altro.
Historia magistra vitae? Boh.
Forse a qualcuno (non a tutti, purtroppo), le orrende e cupe pagine di questa storia hanno insegnato a usare intelligenza, creatività e laboriosità per farci del bene l'un l'altro, per il cosiddetto bene comune.
Ma guardandomi intorno, a volte mi pare di vivere negli anni '20 del secolo scorso, o addirittura ai tempi di Caino ed Abele... avidità, orgogli nazionalisti, razzismo, antisemitismo, sete di potere, soprusi, violazioni di elementari diritti umani, criminalizzazione di persone e categorie...
Comunque, la speranza è più forte, e fa gioire il cuore vedere milioni di persone che remano nella direzione giusta, costruttori di pace e di ponti, artigiani di fraternità e condivisione. Gente che lavora, suda, vive costruendo qualcosa di bello e di buono. Di questo non dobbiamo vergognarci.
Magari non avremo la pretesa di costruire il paradiso in terra, ma almeno ce ne gustiamo un piccolo assaggio, in questa valle di lacrime.