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LA FESTA DEI MARTIRI BULGARI
A Belene cattolici, ortodossi, protestanti, autorità civili, bambini ed anziani, iniseme hanno onorato le vittime del regime comunista.
a cura di Ralitsa Gospodinova, redattore capo "Dunavski Novini"
- Padre Paolo, la festa dei martiri bulgari ormai è un fatto. Qual'è la sua valutazione, quali conclusioni si possono fare a distanza di pochi giorni dal 15 novembre?
- Sono molto contento. Praticamente tutto si è svolto come previsto. Anche la gente è ugualmente soddisfatta. E' stato un avvenimento stupendo per Belene e per l'intera Bulgaria, e certamente rimarrà nella storia. Si è parlato molto anche in giro per l'Europa di quello che è accaduto qui. Probabilmente lei e i lettori avete visto la notizia ai telegiornali: il Presidente della Bulgaria nel suo incontro a Varsavia col Presidente Polacco... ha ricordato ufficialemente di essere appena stato a Belene per la festa dei martiri!
- Quanto tempo è stato necessario per organizzare questo evento?
- Organizzare un simile evento richiede molto tempo e molto lavoro. L'evento era la FESTA DEI MARTIRI BULGARI. Noi abbiamo iniziato ad organizzarlo già dalla scorsa primavera. "Noi" significa io, p. Paolo Cortesi, e i parrocchiani della Natività di Maria e di S. Antonio da Padova. L'obiettivo di questo evento era di rendere popolari i martiri del regime comunista, tra i quali spicca il beato Eugenio Bosilkov, nativo proprio di Belene. Non solo i cattolici furono vittime di questo regime: ecco perchè abbiamo reso omaggio anche agli altri sacerdoti ortodossi e pastori protestanti, che hanno ugualmente sofferto durante quel periodo.