29 luglio 2019

Belene. A scuola di amore per il creato.

"Ragazzo mio, togliti i calzari dai piedi: questa terra è santa!".
E così, ogni mattina, prima di pregare ci siamo tolti le scarpe.
Proprio ieri abbiamo concluso, insieme ai bambini ed ai ragazzi della nostra comunità, l'oratorio estivo. Come sempre sono state giornate intense, piene di giochi, preghiera e fraternità.
Quest'anno in particolare siamo stati guidati dalle parole di papa Francesco, contenute nella sua lettera "Laudato si".
E abbiamo quindi concluso con un grande GRAZIE a Dio per questo grande dono del suo amore che noi chiamiamo il CREATO: non solo una natura bella ed ecologicamente preziosa, ma un mondo CREATO, cioè pensato, voluto, fatto e donato da Dio a tutti noi.
Il nostro grazie poi è tanto più grande di quello degli altri, perchè siamo l'unica comunità cattolica germogliata in Bulgaria proprio all'interno di un parco naturale.
Un po' di giochi, rigorosamente all'aria aperta ed immersi nel verde.
Sì, perchè la nostra città di Belene si trova proprio in mezzo al Parco Naturale Persina, uno degli 11 parchi nazionali della Bulgaria (che purtroppo ricoprono solo il 2,31 % del territorio della Nazione).
Che dono immenso! Abbiamo il Danubio, le paludi, oltre 400 specie di uccelli, 21.762,2 ettari (cioè 217 км²) di natura protetta, cinghiali e caprioli, tartarughe enormi e addirittura scoiattoli che saltelleno sugli alberi del cimitero... come fare a non svegliarsi stupiti ogni mattino per tanta bellezza voluta da Dio e da Dio donata e messa proprio nelle nostre mani, con la missione di coltivarla e custodirla???
Abbiamo imparato questa settimana qualcosina su cosa vuol dire amare, custodire e coltivare il creato. Educandoci prima di tutto a stupirci di fronte ad esso e riconoscerlo come un dono di Dio per il bene delle persone.
Un po' di laboratori, per imparare a riciclare e riconvertire i rifiuti in bellezza...
Amare il creato vuol dire innanzitutto custodirlo dalle brutture, dalle immondizie e dall'inquinamento: attraverso la pulizia, la bellezza, la riduzione di ciò che inquina, il risparmio energetico, il riciclaggio dei rifiuti, etc. etc.
Certo, noi siamo piccole persone... ma se invece di gettare tante gocce di rifiuti, gettiamo gocce di bellezza... avremo un mare di bellezza, non di rifiuti.
Ed è davvero un peccato vedere come i grandi distruggono la natura per i loro interessi, vedere l'assurdità di costruire immensi palazzi (e poi lasciarli lì abbandonati per 30 anni) o una Centrale Atomica in mezzo ad un Parco Naturale... ma noi piccoli che ci possiamo fare, se non sognare un mondo bello e ordinato a vantaggio di tutti, e non brutto e rovinato dagli interessi e dall'avidità di pochi?
Ecco, più o meno così cerchiamo di educare i piccoli credenti di oggi qui a Belene, vero paradiso terrestre purtroppo ferito e deturpato dall'avidità di pochi.
Anche questo è fede cristiana, e questi piccoli sono i cristiani di oggi e del futuro.

La mappa ufficiale del nostro Parco Naturale Nazionale (il simbolo giallonero lo abbiamo aggiunto, xchè si son dimenticati)


Un po' di preghiera e di canto "Laudato Si', mi Signore", per andare dalla bellezza del creato al Creatore della bellezza...


22 luglio 2019

Dialogo tra un divac ed un curato di campagna

Una deliziosa porzione di asparagi al burro
Negli ultimi tempi, sia nel mondo virtuale che in quello reale, si va diffondendo a macchia d'olio la figura del DI.VA.C., altrimenti noto come DIfensore dei VAlori Cristiani. Pare che questa nuova identità virtuale e reale, generatasi da un virus paranoico emerso alla fine del millennio scorso, stia ora dilagando a macchia di leopardo in un epidemia pandemica internazionale ed intergenerazionale ed interconfessionale. Pare che ormai sia arrivata anche qui da noi, dopo l'invasione delle zanzare tigre e dopo la diffusione della peste suina.

Un giorno mentre un povero curato di campagna stava mangiando un piatto di asparagi al burro, meditando sul de gustibus non est disputandum e sui Cori della Rocca di T.S. Eliot, un Difensore dei Valori Cristiani lo interruppe e lo tenne fermo sulla porta per mezz'ora di discussione.

DIVAC: Ehi! Voi preti dovreste lottare di più per difendere i Valori Cristiani!!!
PRETE: Buongiorno. Grazie per il VOI... ma è una forma arcaica: io sono io, quindi può darmi del LEI oppure un più moderno TU...
DIVAC: Voi... tu... lei... noi... essi... Insomma! Non lo vede che siamo invasi dai mussulmani, che vogliono stravolgere le nostre tradizioni?

19 luglio 2019

Paradossi bulgari: dimenticare le vittime, onorare i persecutori.

La Casa del Partito (Comunista), abbandonata da 30 anni, in procinto di essere restaurata e riattivata..
Si può anche ammirare in qualche scena del film "Mechanic: Resurrection" con Jason Statham.
Ormai da nove anni vivo in Bulgaria, e ormai da sette anni lavoro nel campo della memoria delle vittime del comunismo. E non riesco ancora ad abituarmi alla situazione paradossale che la Bulgaria (30 anni dopo la caduta del Muro di Berlino) continua a vivere.
Riassunta in due parole: si continua ad onorare i persecutori, e si dimenticano le vittime.
Notizia di questi giorni è la donazione da parte di una Fondazione americana per restaurare la Casa del Partito (comunista) di Buslugia. Dove ogni anno migliaia di nostalgici si radunano a sognare...
Provate ad immaginare se qualcuno osasse finanziare la ricostruzione della casa del Partito Nazista a Berlino o del Partito Fascista a Roma... per garantire gli annuali ritrovi di neonazisti e nostalgici del fascio... va bene tutto, ma in un paese normale esaltare i fasti del passato regime totalitario e dare una mano agli immancabili nostalgici... stride un po'.

17 luglio 2019

Belene. A scuola di unità e fraternità.

I giovani che hanno animato con il canto queste giornate

Domenica scorsa si è conclusa qui a Belene la Mariapoli bulgara.
Circa un centinaio di persone, che durante l'anno seguono il cammino del movimento dei Focolari, provenienti da tutta la Bulgaria, ma anche da Slovenia, Serbia, Repubblica Ceka e Macedonia, hanno condiviso quattro intense giornate con la nostra comunità cristiana di Belene.

16 luglio 2019

Dei pomodori scendevano da San Marino a Rimini...

Un carretto di pomodori, proprio quei pomodori extracomunitari
che dal 1540 in poi hanno invaso la nostra Europa!
(Ogni riferimento a fatti e persone reali... è puramente intenzionale e voluto. Quello ai luoghi è casuale).

Un uomo scendeva con il suo carretto di pomodori da San Marino verso Rimini, percorrendo via Tre Settembre diretto al mercato locale per racimolare qualche soldo per dar da mangiare alla sua famiglia.
Ma appena poco prima di Dogana il contadino inciampò e si ruppe una gamba, e pure il carretto si rovesciò e si ruppe una ruota, e pure le cassette dei poveri pomodori si rovesciarono e si ruppero, ed i poveri pomodori si sparsero lungo la strada.
Il povero contadino, dolorante per la gamba fratturata, si mise a raccogliere pomodori, per salvare il salvabile.

Per caso la prima macchina che passò era quella di un vescovo, che attento a tutto esclamò al suo autista: "Attento! C'è qualcosa in mezzo alla strada... rallenta!".
"Monsignore... è un povero contadino che sta raccogliendo i pomodori... probabilmente gli sono caduti dal carretto...".
"Va bene. Giragli intorno sul prato a destra. Ma sta attento a non sporcare la macchina. E sbrigati, che fra mezz'ora dobbiamo aprire il convegno sulla povertà e la globalizzazione delle periferie".
E passarono oltre.

Belene. A scuola di memoria.


Si è conclusa, qualche giorno fa qui a Belene, la seconda edizione della Scuola estiva della Memoria.

La serata iniziale della Scuola della Memoria, presso il Centro Culturale "Eugenio Bossilkov",
con la proiezione del film "Sopravvissuti" di Atanas Kiriakov.
Lo scorso anno, insieme a diversi amici conosciuti in questi anni, abbiamo pensato di proporre ai giovani universitari questa sfida: dedicare cinque giorni estivi allo studio e al confronto incentrato sulla memoria, in un periodo in cui di solito gli studenti, terminate le lezioni, pensano a godersi le vacanze per divertirsi o ad andare a lavorare per guadagnarsi qualche soldo.
Con sorpresa di molti scettici, di fronte a questa proposta innovativa per la Bulgaria (ma già collaudata da decenni in altri stati europei) l’anno scorso hanno risposto positivamente 25 studenti, e quest’anno altri 23 hanno accolto questa proposta.