L'energia di Belene che si irradia su tutta la Bulgaria.... |
Luoghi che diventano simbolici, sacri, mete, che cadenzano ricorrenze, che diventano "icone". Luoghi diversi da tutti gli altri.
Provate a chiedere ad un greco cosa è l'Olimpo o le Termopili.
O ad uno statunitense cosa è Little Big Horn.
O ad un italiano cosa è Caporetto, o le Fosse Ardeatine, o Assisi.
Provate a chiedere ad un ebreo cosa è Auschwitz, o ad un giapponese cosa è Hiroshima.
La Sfinge e le Piramidi, il Colosseo, la Kaaba, il Taj Mal, la Grande Muraglia....
Sono luoghi o monumenti legati alla storia, ad avvenimenti precisi, che li consacrano per sempre.
Alcuni di questi luoghi sono poi così altamente simbolici, che diventano patrimonio dell'umanità, e costituiscono un tesoro non solo per la nazione in cui si trovano, ma per tutti.
Pensiamo solo alle ultime tre città citate sopra: Assisi, città della pace; Auschwitz, memoria dell'Olocausto; Hiroshima, tragedia nucleare.
Anche il popolo bulgaro ha i suoi luoghi sacri e simbolici: il monastero di Rila, Shipka, il Teatro romano di Plovdiv, la Casa del Partito di Bozludja.... e Belene.
Se chiedete a qualsiasi bulgaro qualcosa intorno alla città di Sekirovo... probabilmente non sa neanche che esiste e dove si trova.
Ma se pronunciate il nome "Belene"... vedrete il suo volto illuminarsi.
Ogni bulgaro ha un legame emotivo e spirituale con "Belene",
e tutti hanno qualcosa da dirvi su Belene, e potrebbero intrattenervi ore e giorni.
O per via dell'assurda e sempre in costruzione dal 1980 Centrale atomica di Belene,
di cui da anni se ne parla ovunque ogni giorno, e pure i sassi son stufi di sentirla nominare...
O per via delle tragedie che hanno coinvolto centinaia di migliaia di famiglie bulgare, per non dire tutto il popolo bulgaro, dal 1944 al 1989.
"Belene" è il Calvario bulgaro del XX secolo, dove decine di migliaia di innocenti hanno sputato lacrime e sangue.
Belene rappresenta, è la somma simbolica di tutte le ingiustizie, la violenza e l'assurdità del sistema repressivo comunista del secolo scorso.
La memoria di quasi tutti gli altri luoghi di detenzione e morte si è quasi del tutto cancellata.
Ma "Belene" resiste, caparbia, aggrappata nel DNA del popolo bulgaro.
Lo scorso anno, alla presentazione di un libro su "Belene", c'erano 700 persone.
Ancora ieri è stato presentato un nuovo libro su "Belene".
In ogni angolo di Bulgaria dove sono stato... tutti sanno di Belene.
Volenti o nolenti, Belene è un luogo segnato per sempre,
e la sua vocazione, la sua identità ormai è simbolica.
E' un "luogo" che chiede di essere custodito ed "usato".
Usato per conoscere e per raccontare la storia.
Usato per commemorare le vittime innocenti dell'utopia totalitaria.
Usato per costruire ponti di pace e di riconciliazione.
Alla forza spirituale negativa che fa scappare lontano da Belene,
occorre opporre una forza più forte, contraria e positiva.
Ogni bulgaro, e anche ogni cittadino del mondo,
una volta nella vita, dovrebbe andare a Belene,
per conoscere, ricordare, pregare e onorare gli innocenti.
Non si scappa da Belene. Che resta sempre lì ad aspettarti.
Tocca al popolo bulgaro "valorizzare" questo luogo per fargli sprigionare le proprie potenzialità.
Tocca all'umanità intera assorbire energia da questo luogo.
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