Più o meno è stata questa la chiacchierata con gli amici di Belene, seduti insieme questa sera di Giovedì Santo attorno alla tavola. |
questa sera non vi chiamo più belenciani, parrocchiani, bulgari, discepoli... ma solo amici.
Cari amici, probabilmente questa è l'ultima Pasqua che mangeremo insieme. Abbiamo condiviso alcuni anni insieme, abbiamo ascoltato parole e visto gesti, ed ora è giunta l'ora di salutarci.
Quello che è stato è stato, e lo consegniamo alla custodia della nostra memoria.
Pronti o non pronti, volenti o nolenti, piangenti o ridenti, tutto è compiuto, ed è giunta l'ora.
Tra di noi ci sono alcuni, probabilmente tutti... non siamo pronti. Non siamo mai pronti, vorremmo sempre aver più tempo, più incontri, più esperienze... Ma è tempo di andare. E dove vado io, voi non potete venire, vi tocca restare qui. Sperando che il buon Dio non vi lasci orfani, e vi mandi qualcuno a prendersi cura di voi, come ci ho provato io. Comunque...
Tra di noi ci sono alcuni Giuda, camuffati da buoni ipocriti, che han camminato con noi per loro personali interessi, ripetendo parole e gesti per far sembrare che condividono, ma complottando nell'ombra e parlandoti dietro le spalle, e pronti a venderti per tre o trenta soldi.
Tra di noi ci sono tanti Pietri, spavaldi, che si definiscono i migliori parrocchiani, pronti a scalare le vette dell'Himalaya e fare a fettine i Mammuth... ma che poi hanno paura di scavalcare una pozzanghera e se la fanno sotto davanti ad un topolino.
Tra di noi ci sono tanti, direi tutti, che eravamo in prima fila a gridare Osannah! e scattare selfie nei grandi eventi di folla e di festa, ma come conigli, nel momento della prova, siamo andati a rintanarci nel silenzio e nelle nostre tenebrose e calducce tane... mica siam così stupidi di farci far la pelle.
Invece di lavare e baciare i soliti piedi simbolici, già lavati e profumati... dando ascolto al buon Pietro, quest'anno abbiamo baciato le mani e le teste non simboliche di tutti gli amici presenti. |
Siamo tutti un po' debolucci, nessuno di noi è uno stinco di santo. Siamo proprio dei pessimi amici. Delle frane che fanno acqua da tutte le parti...
A noi non ci basta lavarci i piedi...
Magari ci bastasse! Abbiamo la palta che ci arriva fin sopra i capelli. Siamo una marmaglia scalcagnata...
Abbiamo bisogno anche di farci lavare le mani... ma non alla ponziopilatesca, non possiamo lavarci le mani da soli... ce le deve lavare qualcuno, le nostre mani traditrici, che mentre una stringe avanti scambiando la pace, l'altra stringe dietro alla schiena i manici del coltello destinato alla schiena del medesimo fratello.
Abbiamo bisogno anche di una bella lavata di capo, una bella sgurlita, per lavarci via la palta dalle rotelle arrugginite che abbiamo in zucca, al posto del sale, rotelle che tutto sanno, ma non riescono a mandar le scintille neurali alla bocca, alle mani ed ai piedi.
Magari ci bastasse farci lavare i piedi.
Vi bacio allora le mani, amici... e sto alla larga dai piedi.
I piedi li lascio volentieri a qualche altro povero Cristo, disposto a farsi mettere in croce e pronto a prendersi qualche calcio sui denti.
Vi bacio pure la testa, amici... usatela ogni tanto, e non andate solo dove vi porta il cuore, vi prego!
Altrimenti tornerete sempre a mangiare le cipolle in Egitto. Su, lo san tutti che il cuore molto vicino allo stomaco, e viceversa. Mentre pare che la testa sia più vicina al Cielo. Difatti parlan tutti di Fede & Ragione... non ho mai letto documenti su fede e stomaco...
Comunque...
Cari amici, siccome è l'ultima Pasqua che facciamo insieme, cerchiamo di farla bene, come Dio comanda, perchè sarà una Pasqua memorabile!
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