Fratel Severino Panatta è quello seduto, con cappello e folta barba bianca |
Curiosamente ricorre oggi una coincidenza (ma agli dei piccoli forse appare come un segno...).
Il 31 marzo infatti vengono seminati nella terra bulgara, davanti all'attuale chiesa di Oresh, i corpi del primo missionario passionista morto in Bulgaria, e dell'ultimo italiano passionista morto in Bulgaria.
Al primo, p. Michele Hirschenauer, morto il 31 marzo del 1797, abbiamo già dedicato un approfondimento qui:
Mentre il 31 marzo 1947 moriva e veniva sepolto anche lui ad Oresh fratel Severino Panatta.
Nasce nel paese di Sambuci (Roma) il 25 marzo 1868.
A 23 anni, lasciata la casa paterna, entrò tra i Gesuiti in Roma come fratello coadiutore. Ma conosciuti i Passionisti e trovando la congregazione più conforme alle sue aspirazioni chiese di esservi ammesso. Accolto nel noviziato di Sant'Eutizio vi professò i voti nel 1893.
Chi ebbe la fortuna di accostarlo e trattarlo si accorgeva subito che dalla sua interiorità scaturivano germi di virtù non comuni, soprattutto quella fede viva che, informando ogni atto della sua vita e suggerendogli parole ispirate, gli conferiva un portamento ieratico in una posa di elevata aspirazione verso il cielo.
Nel 1905 partì per la missione di Bulgaria dove per diversi anni restò a fianco di monsignor Enrico Doulcet, vescovo di Russe. Fu poi trasferito nella parrocchia di Bardaski-Gheran e successivamente in quella di Oresch; qui morì nel 1947.
Mi pare bello fare oggi grata memoria di questi due confratelli:
il primo passionista sepolto in terra bulgara
e l'ultimo passionista italiano sepolto in terra bulgara.
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