28 ottobre 2010

Angelo Roncalli in Bulgaria, Turchia e Grecia: le terre dei Concili.

Il bergamasco Angelo Giuseppe Roncalli (più noto come Papa Giovanni XXIII), lavorò e abitò in Bulgaria dal 1925 al 1934, e poi in Turchia e Grecia dal 1935 al 1944. Vent'anni.
Ne aveva 43 all'arrivo e 64 alla partenza: gli anni della maturità.
Ed è probabilmente qui, in queste travagliate terre ricche di storia, ponte l'Asia e l'Europa, miscuglio di popoli, lingue, chiese, religioni, in questo angolo di mondo sospeso tra le tradizioni e i  cambiamenti, che lo Spirito Santo ha iniziato a far germogliare nel suo cuore il seme del Concilio Vaticano II.
Lo "storiografo" Roncalli non rimase certo insensibile tra le rovine di Costantinopoli, Calcedonia, Nicea, Efeso, Serdica .... luoghi dove i sassi parlano di un modo molto bello di essere Chiesa: il confronto franco, il dialogo, anche il litigio, ma insieme, per giungere ad una sintesi, ad un Simbolo.
Una nuova sintesi, alta, moderna (dove moderno vuol dire adatto al presente, non annacquato o altro).
Una sintesi molto tradizionale (ma non tradizionalista, arroccata alle muffe del passato).
Nel Natale del 1928 mons. Roncalli scrive al vescovo di Tortona da Costantinopoli:
"Quanto sarei lieto di averla un po' qui con me in questa meravigliosa città di Costantinopoli che quasi conosco abbastanza bene, per ragionare un poco dei grandi problemi dell'avvenire della S. Chiesa: problemi che visti da questo centro e ormai focolare quasi spento dell'Ortodossia, fra le rovine imponenti ma desolate della età Bizantina, e sulle soglie del misterioso mondo Musulmano, in cui si intravvedono movimenti nuovi, la cui direzione è nelle mani di Dio, si presentano sotto una luce tuttaffatto singolare ed interessantissima!" (pubblicata in: L. F. Capovilla, Papa Giovanni XXIII gran sacerdote, come lo ricordo, Roma 1977)


Roncalli visita la Bulgaria

"Da ora innanzi io non mi chiamerò più arcivescovo titolare di Areopoli, ma arcivescovo titolare di Mesembria. Per tal modo il ricordo della Bulgaria sarà di tutti i giorni; e tante volte mi tornerà gradito al cuore, quante volte la mia mano si alzerà nella solenne liturgia a benedire il popolo, o si stenderà sulla carta a firmare un documento. Ma anche voi, miei cari fratelli, conservate sempre vivo il ricordo di me, che intendo restare sempre amico vostro, sempre fervido amico della Bulgaria

mons. Roncalli nel 1934
In qualunque luogo del mondo mi accada di vivere, se alcuno di Bulgaria avrà a passare presso casa mia, durante la notte, fra le difficoltà della vita troverà sempre la lampada accesa. Batta, batta, non gli sarà chiesto se è cattolico o ortodosso: fratello di Bulgaria, basta, entri, due braccia fraterne, un cuore caldo di amico lo accoglieranno a festa…".
mons. Angelo Roncalli (1934)

Occorre ricordare che il Concilio scaturì
dal cuore del grande Papa Giovanni XXIII.
Noi siamo tutti davvero debitori
di questo straordinario evento ecclesiale.

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