Russe, 21 ottobre 2010: Passionisti e Passioniste festeggiano san Paolo della Croce |
I primi missionari passionisti, p. Francesco Maria Ferreri (1740-1813) e p. Giacomo Sperandio (1749-1811) partirono da Roma il 28 luglio 1781 e dopo un viaggio avventuroso arrivarono in Bulgaria nove mesi più tardi. Essi concentrarono il loro lavoro nel nord della Bulgaria e cominciarono un apostolato capillare, visitando i villaggi dove c'erano dei cattolici e portando loro, oltre al conforto della religione, anche l'aiuto materiale concreto. Essi costruirono chiese e case religiose.
Nella città di Russe eressero la cattedrale dedicata a San Paolo della Croce fondatore dei Passionisti e il seminario. Costruirono poi due collegi, francese e inglese, per la formazione culturale della gioventù maschile e femminile. Attualmente i due Collegi confiscati dalla Stato durante il regime comunista, sono ancora in funzione e utilizzati oggi come scuole statali (uno è un liceo di lingua inglese e l'altro un istituto commerciale).
Col passare degli anni, l'apostolato divenne sempre più fecondo e portò frutti abbondanti. Le difficoltà furono tante, ma la Chiesa bulgara passò indenne attraverso varie persecuzioni avvenute soprattutto durante la dominazione turca.
P. Giacomo Sperandio |
Una nuova chiesa è stata costruita a Svishtov e un'altra a Pleven. Anche altri edifici parrocchiali sono stati sistemati. I missionari si sono rimboccate le maniche e stanno provvedendo a rendere funzionali le parrocchie per riprendere pienamente ogni attività apostolica in favore dei fedeli desiderosi di vivere apertamente la loro fede. Lavorano in Bulgaria vari sacerdoti passionisti italiani e un un anziano sacerdote passionista bulgaro, i quali curano le parrocchie delle comunità di Russe, Oresh, Malcika, Belene e Svishtov.
La storia della Bulgaria, sotto il profilo politico, economico e religioso, è la storia di una nazione che ha vissuto sempre ai margini della vita delle altre nazioni europee. Crocevia di molti popoli e di molte eresie, fin dal 1018 è stata sempre soggetta a domini stranieri, dai Bizantini ai Turchi, dai comunisti ai capitalisti di oggi. Anche la Chiesa ortodossa bulgara ha subito la stessa emarginazione. Infatti, fino a qualche tempo fa, era ritenuta "inaffidabile" dal resto dell'Ortodossia e il patriarca non poteva essere bulgaro ma greco. Tutta la Bulgaria ha circa 8.000.000 di abitanti (censimento del 2000), con molti turchi e zingari, ma oggi un gran numero di bulgari vive all'estero.
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