20 gennaio 2021

HABEMUS EPISCOPUM!!! Mons. Strahil Kavalenov è il nuovo Vescovo di Nicopoli.

Mons. Strahil insieme a padre Josif, il sacerdote più anziano della Diocesi (classe 1926)

Oggi a mezzogiorno papa Francesco ci ha fatto un enorme regalo: ci ha donato un nuovo Vescovo, nella persona di mons. Strahil Kavalenov.
Nato il 25 marzo 1966 nel paese di Razgrad (provincia di Montana), ha compiuto i suoi studi presso il Liceo Classico e la Facoltà di Storia dell'università di Sofia. Dopo di che ha studiato teologia presso la Pontificia Università Lateranense a Roma.
Tornato in Bulgaria, è stato ordinato sacerdote diocesano il 18 aprile 2009 proprio qui a Belene, nel nostro santuario "Beato Eugenio Bossilkov". Quindi ha iniziato il suo ministero sacerdotale come parroco nella città di Veliko Ternovo, nella parrocchia "Beata Vergine del Rosario", a cui nel 2012 si è aggiunta anche la parrocchia "Beato Eugenio Bossilkov" nella città di Gabrovo.
Nel 2018 ha assunto l'incarico di Vicario Generale della diocesi e, alla morte del nostro Vescovo mons. Petko lo scorso 14 settembre 2020, è stato nominato dal Papa come Amministratore Apostolico.

LE CONGRATULAZIONI DELLA COMUNITA' DI BELENE


Carissimo don Strahil,

con grande gioia la Comunità cattolica di Belene ha accolto oggi la notizia della tua nomina a Vescovo di Nicopoli: AUGURI!!!

Dopo mons. Petko, che essendo nostro parroco a Belene fu nominato Vescovo nel lontano 1995, ora tu sei stato scelto per sedere sulla stessa cattedra, la cattedra che fu del belenciano Eugenio Bossilkov.

Qui a Belene, nel santuario a lui dedicato, tu sei stato ordinato sacerdote il 18 aprile 2009. Dal 2012 sei anche parroco a Gabrovo, nella parrocchia a lui intitolata. Qui a Belene tu sei venuto molte volte, l'ultima delle quali lo scorso 26 settembre, per inaugurare il santuario ristrutturato.

Siamo certi che dal Cielo monsignor Bossilkov ti accompagnerà e saldamente ti sosterrà in questo nuovo servizio all'intera nostra diocesi.

Da oggi ogni giorno pregheremo per te, in ogni nostra Eucarestia.

Ti auguriamo di essere un Pastore con l'odore delle pecore.

Stai sempre davanti a noi, come Guida, per indicarci nuovi sentieri.

Stai sempre in mezzo a noi, come Padre, per condividere le nostre gioie e fatiche.

Stai sempre dietro di noi, come Custode, per proteggerci dai lupi e dal maligno.

E vieni a Belene quando vuoi, quando puoi, quando avrai bisogno, per attingere all'energia spirituale del beato Eugenio.

Buon cammino, monsignor Strahil, nostro Vescovo!

La Comunità Cristiana di Belene

p. Paolo Cortesi cp, parroco e rettore

               

A sinistra, mons. Strahil lo scorso 26 settembre a Belene per l'inaugurazione del Santuario.
                      

6 gennaio 2021

Mannaggia! Ma dove son finiti i Re Magi?!?

La sera del 5 gennaio di quest’anno il povero parroco di Belene andò a letto disperato, e non chiuse occhio per tutta la notte, ripetendo e rimuginando e ripetendo all’infinito questa querula litania:

“Mannaggia! Ma dove son finiti i Re Magi?!?”

Il motivo di tale inquietudine è presto detto.

Il giorno dopo il 5 gennaio, di solito, è il 6 gennaio.

Gente che viene da Oriente. Oggi, da qualche parte in Europa.

E come tutti i bravi parroci, anche il povero padre Paolo si era premurato di preparare tutto per tempo per la solenne festa dell’Epifania. E così anche a Belene si era fatta una bella capanna presepio, con dentro la Madonna e san Giuseppe, il Bambinello, l’asino ed il bue, qualche pastore e qualche pecora, ed i tre posti per i tre re magi, che di solito prendevano il loro posto nel presepio proprio la sera del 5 gennaio, pe poi restar lì fino alla sera dell’Epifania, che poi tutte le feste porta via.

Ma quest’anno i Tre Re Magi non si trovavano. Dove diavolo eran finiti?

E per tutto il giorno del 5 gennaio tutti si misero a cercarli per il paese. Ma non si trovavano da nessuna parte! Mannaggia! Furono rovistate tutte le case, tutte le soffitte, tutte le cantine, tutti gli alberghi ed i bar, pure le scuole, la caserma ed il carcere…. Ma dei Tre Re Magi neppure l’ombra, neppure una piccola traccia della loro presenza. Mannaggia! Ma dove sono finiti? Come si fa a fare la festa dell’Epifania senza di loro?!?

E così, l’iniziale preoccupazione del parroco divenne poi trepidazione, ansia, infine terrore. Una vera tragedia si profilava all’orizzonte: un 6 gennaio senza i Re Magi!

1 gennaio 2021

Anno nuovo, vita nuova...

    All'inizio di ogni anno, mi unisco pure io a quella specie di euforia e preghiera collettiva, che da voce ai desideri più profondi di ogni persona: cioè, che l'anno nuovo sia più migliore del precedente, che le cose vadano meglio, che gli ammalati guariscano, che le guerre cessino, che i prigionieri siano liberati, i ciechi vedano, i disoccupati trovino lavoro, i criminali vadano in galera, etc. etc. etc.
    Ovviamente, essendo io un credente, rivolgo queste mie preghiere al buon Dio, il quale, puntualmente, ogni anno le esaudisce. Magari non tutte, in un colpo, ma ogni anno qualche guerra finisce e c'è la pace; qualche epidemia si spegne, qualche malato guarisce, qualche prigioniero vien liberato, qualche disoccupato trova un lavoro... Sì, sarebbe bello che accadesse tutto il meglio per tutti, e tutto d'un colpo tutto andasse meglio. Ma va bene anche così: altrimenti alla fine dell'anno non avremmo più nulla da desiderare e chiedere, se già avessimo tutto.
    Accanto a queste attese ed aspirazioni universali, lo confesso, ogni anno esprimo anche alcune mie personali preghiere, precisamente 3 ogni primo gennaio, che riguardano non tutto il grande mondo, ma il mio piccolo mondo, che poi è tutto il mio mondo, quello compreso tra la sponda del Danubio a nord, le colline di Dekov a sud, la città di Nikopoli add ovest e la fabbrica di cellulosa di Svilosa ad est.
    Non è per egoismo, neh! Prima prego pure io per la pace in Yemen, la salvaguardia della foresta Amazzonica, la liberazione del vescovo rapito in Nigeria e la chiusura dei campi di concentramento in Cina ed in Corea del Nord, ed ovviamente la disintegrazione eterna del Covid 19. Poi però, alla fine... rivolgo ogni anno, il primo gennaio, tre piccole e modeste preghiere per me, e per questo angolo di mondo chiamato Belene.
E la cosa curiosa è che... ogni anno Dio esaudisce puntualmente tutte e tre le mie personali preghiere. Non ci credete?
La prima e la seconda richiesta, son sempre le stesse, la terza varia di anno in anno.

Ogni primo gennaio chiedo anzitutto a Dio che mi doni 365 giorni, non più lunghi di 24 ore e non più corti di 24 ore: e finora me li ha concessi! Addirittura qualche anno me ne ha regalati 366!
Poi gli chiedo che mi regali un inverno fresco, una primavera piena di fiori, un'estate calduccia, ed un autunno con uva e fichi e qualche castagna: e, non ci crederete, ogni anno ha esaudito anche questa mia preghiera! Chiedo troppo, secondo voi? Secondo me, no: se chiedessi 37 stagioni, più le mezze stagioni... allora sì che sarebbe troppo! (Provate voi a chiedere ad un pizzaiolo di farvi la pizza 37 stagioni: vi spedisce subito al manicommio!). Invece... quattro striminzite stagioni... mi sembra una richiesta equa; ed infatti il buon Dio, senza mai uno sbaffo, me ne regala esattamente quattro ogni anno.

Infine... gli chiedo alcune cosette più semplici, locali, quasi bazzecole per uno Onnipotente come Lui.
E qui, questa terza richiesta, ogni anno è diversa. Eppure me le esaudisce lo stesso.
    Il primo gennaio 2010 Gli chiesi di donarmi un anno di novità, di avventure, di nuove esperienze.
Ed a ottobre 2010 mi spedirono in Bulgaria... una gran bella novità!
    Il primo gennaio del 2011 Gli chiesi di poter imparare la lingua, la storia, le strade, i luoghi dei bulgari...
E, guarda un po'!, alla fine dell'anno sapevo parlare e capire il bulgaro, e tante altre cosette.
    Il primo gennaio del 2012 Gli chiesi di affidarmi qualche lavoretto, non troppo impegnativo, mica si può passare tutta la vita a studiare ed osservare e chiaccherare...
E, ops!, il sei gennaio 2012 mi hanno fatto vicario parrocchiale di Belene e poi, ops!, l'8 settembre mi hanno fatto parroco di questa benedetta comunità di Belene, e ops!, pure Rettore del Santuario di Bossilkov! Come a dire: hai voluto la bicicletta?!? Pedala!
    Il primo gennaio del 2013 ho chiesto al Padreterno: Capo... ci vorrebbe una pizzeria a Belene, e qualche posto di lavoro per i giovani. E... op! Eccoti una pizzeria!
    Il primo gennaio 2014, ho barato un po', e Gli ho chiesto tre cose: sarebbe bello che una volta venisse un Presidente della Repubblica ad onorare i martiri e magari anche aprire un centro per ragazzi disabili, e magari pure una casa di riposo per anziani. E... op! In primavera inauguriamo il centro per ragazzi disabili ed il 15 novembre mi capita qui, per la prima volta nella storia, il Presidente della Repubblica. Non ho osato allora chiederGli il perchè si è dimenticato la Casa di Riposo... in fondo, non c'è il due senza il tre... comunque, due su tre è un bel bottino.
    Il primo gennaio 2015 ho detto a Dio: oh, come sarebbe bello aver qui a Belene un'associazione che si occupa di Memoria dei Martiri, e magari pure un forno del pane, visto che non ci sono...
E, op! Nel 2015 viene fondato il Centro Culturale Eugenio Bossilkov, e pure inaugurato il Forno del Pane.
    Il primo gennaio 2016, visto che eravamo nell'anno del Giubileo della Misericordia, ho detto a Dio: sai, tutti tutti i 1.700 rifugiati che ci sono in Bulgaria non possiamo mica accoglierli in parrocchia (anche se a Belene ci sono più di 2.000 appartamenti e casa VUOTI), e poi non vogliamo che ne restino prive le altre parrocchie, se li accogliamo tutti noi... però se ci mandi una piccola famigliola, come quella della fuga in Egitto, tre o quattro persone, ci faresti un grande regalo.
E... op! Ecco la famiglia di rifugiati, un po' in ritardo (è arrivata a gennaio 2017, ma, si sa, quando si è in viaggio, magari ci vuole qualche giorno in più).
    Il primo gennaio 2017 dissi al buon Dio: senti, Capo: mi manca un po' il fiato, negli ultimi cinque anno ho lavorato troppo, e poi sto invecchiando, mica sempre si può stare sulla cresta dell'onda o tirare la carretta... non è che mi puoi dare un po' di ferie in più?!?
E... ops! Dal 9 marzo al 27 settembre 2017 sei pieni mesi di riposo assoluto: che pacchia!
    Il primo gennaio 2018 gli chiesi: Capo, se mi dai un anno tranquillo, lasciandomi un po' in panchina a fare solo il minimo indispensabile... poi per due anni ti lascio in pace e non ti rompo più le scatole.
E... op! Un 2018 senza nulla di speciale. E così pure il 2019 ed il 2020.

    E siamo così ad oggi, il primo gennaio 2021. E così, dopo tre anni senza particolari richieste (a parte i soliti 365 giorni e le solite quattro stagioni), oggi richiedo al Buon Dio di esaudire nel 2021 questi miei desideri:
dammi 365 giorni, neh! Non uno di più, non uno di meno.
dammi 4 stagioni: un inverno fresco, e poi una primavera con tanti fiori, un'estate calda e piena di zanzare, un autunno con uva e fichi.
E poi... vorrei innanzitutto la Casa di riposo che ti sei dimenticato nel 2014, più un Vescovo nuovo che tiri la carretta di questa Diocesi.
Son sicuro che per Te son bazzecole, mica Ti chiedo l'America, e quindi son certo che quest'anno 2021 la nostra Diocesi avrà un Vescovo nuovo, e pure inaugureremo una casa di riposo per i nostri anziani (inclusi 15 nuovi posti di lavoro per i disoccupati). Delle qual cose Ti ringrazio già oggi, in anticipo.
E quindi... buon anno a tutti, belli e brutti.
Non so che cosa avete chiesto voi oggi al buon Dio, ma so quello che gli ho chiesto io.
Spero che gli abbiate chiesto tante belle cose, e spero che ve le dia:
a me, ogni anno, mi ha sempre dato quello che gli ho chiesto. Buon anno!