13 aprile 2011

Storia di Belene dal 1606 al 1962 - История на Белене

La chiesa della Natività di Maria a Belene
Curiosando in soffitta, mi sono imbattuto in un piccolo quaderno scritto a mano. La prima metà è stata scritta dal sacerdote passionista bulgaro p. Mihail M. Nikolov, e l'altra metà dai suoi successori.
In questo testo viene raccontata la storia della parrocchia cattolica della Natività di Maria di Belene.
Pubblico qui una mia personale traduzione della prima parte del testo, quella di p. Mihail, insieme alla trascrizione dell'originale. E' un racconto evidentemente molto sintetico, che presenta alcune lacune, ma vale la pena per conoscere in modo rapido le vicissitudini di questa comunità cristiana. Buona lettura.
Il testo di colore rosso sono mie aggiunte.


Storia di Belene

Breve descrizione della parrocchia “Santa Madre di Dio” di Belene, regione di Pleven, secondo un opuscolo in latino pubblicato a Roma nel 1912. Le informazioni successive al 1912 sono state ricavate da altre fonti. 

Il paese di Belene
Come ci insegna la storia, gli attuali cristiani cattolici di vari villaggi sono di origine pauliciana, una setta eretica fondata da un certo Paolo. 
Uno dei più fervorosi per la conversione dei Pauliciani fu mons. Peter Budi [Negli Atti Ecclesiastici della Bulgaria, che è la fonte da cui probabilmente attinge l'autore dell'opuscolo latino, è effettivamente scritto "Fr. Petri Budi a Soli". Probabilmente c'è qui una confusione con il contemporaneo albanese Pjetër Budi , mentre il missionario tra i Pauliciani fu il francescano bosniaco  Petar Zlojutrić da Soli (Tuzla) detto Solinat; fu infatti il Solinat che nel 1596 fu inviato come visitatore apostolico da Papa Clemente VIII, a guidare i missionari francescani bosniaci in Bulgaria per convertire i pauliciani; Solinat poi divenne il primo vescovo della ricostituita diocesi di Sofia, dal 1601 al 1623. Ricordando il suo periodo missionario, mons. Solinat scrive a proposito di Belene nel 1622 così: "Partendo dalla suddetta villa (Brestovatz) per una giornata trovò la terra di Bielanè alla ripa del Danubio, habitata da 130 casate, nella quale fermandosi molto tempo et predicando sin tanto che vide che erano ben instrutte, ne battezzò 500 anime, quali anco battezzate si sono mostrate dure a lasciare il pessimo vitio di mangiare et bevere in chiesa; et quivi fece il vescovo una picciola habitatione per tre sacerdoti, li quali se ben vivono poveramente, con tutto ciò non hanno con che farsi i paramenti, messali, breviarij et riruali, ma sempre li domandano dal vescovo loro fundatore e pastore" (Acta Bulgariae Ecclesiastica, Zagabria 1887)].
Dopo aver percorso diversi luoghi e aver anche predicato nel paese di Brest (Briastovetz), dove al giorno d’oggi non vive nessun cattolico, dopo il 1606 egli è giunto anche nel paese di Belene sul Danubio. Questo paese era nel passato una città fortificata romana, di cui si vedono qua e là alcune rovine.
Tuttavia quando vi arriva Pietro Budi [Solinat] esso è solo un povero paesino. Qui egli vi rimase a lungo. Dopo aver istruito e preparato con cura le persone, egli ne battezzò 500. Tuttavia anche dopo il battesimo non abbandonarono la loro cattiva abitudine di far baldoria in chiesa.
Il vescovo fa costruire una casetta e vi sistema tre sacerdoti, in condizioni molto misere.


Nel 1640 la parrocchia è composta da 922 cattolici.
La chiesa, dedicata all’Assunzione di Maria, viene decorata da Martin, che morì a Belene e venne sepolto davanti al portone della chiesa, tra i suoi confratelli morti nel medesimo luogo.
[Ecco quello che nel 1640 il vescovo ausiliare di Sofia, mons. Peter Bogdan, racconta di Belene nella relazione della sua visita pastorale: “Die 12 di Ottobre, anno 1640. Ho visitato la villa di Biegliani, sita sulla ripa del Danubio, più abasso di Nicopoli circa 30 miglia. Paese più abbondante di tutti altri luoghi e ville delli Paulianisti, perché intorno questa villa sono laghi e campagne larghissime et grand’abbondanza di pesce, del quale si vende per molti paesi, et queste loro campagne fanno grani e fieni assai; al’incontro la villa vi è un’isola nel Danubio, che sarà longa 15 miglia, et dentro nella isola sono laghi e prati, et tengono dentro bestiame, api, bufali, cavalli, pecore; et stanno serati l’animali dal Danubio et boschi, che non c’è pericolo, che si perda qualche cosa; ab antiquis è stata città in questo luogo: si conoscono le muraglie, et quando cavano per la villa la terra per far casa o cantina, si trovano fabriche et fondamenti in terra, anzi dicono che trovano in molti luoghi tesoro. Qui c’è la chiesa fabbricata di legno su la riva del Danubio, longa 11 passi e larga 6, dedicata al’honor della madonna Assonta et fù rinnovata et coperta dal quondam P. frà Martino, il quale andava per diverse città et terre per la limosina, di accomodare questa chiesa, come fece, et sta sepolto innanzi la porta della chiesa con dui altri PP.
Anime per comunione 760, delli puti 162, della natione Paulianisti overo Slavi. Hanno un calice et una pianeta; il messale, che havevano quando morse il predetto Padre, li Turchi pigliorno tutte le cose, solamente havevano nascosto il calice, et dopo un altro Padre, che stava lì, diede alli Turchi non so quanto, e li fù resa ogni cosa che era, ma il messale non haveva dato quel Turco, pensando che li darebbono molti denari per esso; et io adesso trovai dal Padre fra Filippo doi messali e li pigliai uno, et arrivando in questo luoco non trovai messale nella chiesa, et diedi quello che pigliai del P. fr. Filippo, benché fu vecchio, nientedimeno si servirano fin all’altra provisione. Case delli Turchi sono 10, circa 50 anime, ma la maggior parte di loro stanno in Nicopoli; al più tengono le casse nella villa per comodità del bestiame, et per arare et seminare. Vigne di novo hanno fatto, prima non hanno havuto assai vigna, ma adesso hanno cominciato di piantar squasi tutti le vigne, et fa quel terreno bonissimi vini. (ACTA B. E., pp. 85-86)]


Dopo diciannove anni, vale a dire nel 1659, vivono in questo paese 700 cattolici.

Diversi vescovi nicopolitani ebbero la propria sede a Belene.
Mons. Anton Stefanov, francescano, dal 1677 al 1689.
Mons. Pavel Duvanlia, dal 1777… e altri.

Sembra tuttavia che ci fosse uno spirito ribelle fra questi cristiani.

Quando mons. Nicola Pugliesi, vescovo di Nicopoli dal 1751 al 1767, volle introdurre e applicare nella diocesi il calendario romano, molti belenciani si opposero fin dall’inizio. Alcuni di loro furono scomunicati. Uno di loro morì da scomunicato. E anche in anni recenti si sono ribellati diverse volte.

Molti di loro formarono una fazione denominata “Bulgaro-cattolici”, che perseguitò i missionari cattolici o lì scacciò dal paese.

Mons. Ippolito Agosto, vescovo di Nicopoli, si vide costretto a punire la parrocchia ed a scomunicare personalmente qualcuno, così che dal 1897 al 1900 la parrocchia della Natività di Maria restò senza sacerdoti. I cattolici si recavano a Svishtov per ricevere i sacramenti e battezzare i propri figli.


Nel 1893 il vescovo visita questi paesani, con la speranza di convertirli, ma vedendo che tutti i suoi sforzi sono vani, egli muore lì, più per il dolore che per una malattia.

Nonostante tutte queste difficoltà, la fede prevalse e nel 1860 fu costruita l’attuale bellissima chiesa con le sue mura massicce e un campanile. Direttore dei lavori fu l’italiano p. Eugenio Valente, parroco dal 1858 al 1866. Egli fece costruire anche la casa parrocchiale, di fronte alla chiesa sul lato nord, una grande casa a due piani.

Alcuni anni dopo la liberazione dal dominio ottomano, il soffitto della chiesa, che fu costruito piatto, venne trasformato in soffitto a volta.
(In chiesa ci sono inoltre tre antichi dipinti su tela. Essi si sono molto ben conservati fino al giorno d’oggi, nel momento in cui scrivo queste righe, cioè l’anno 1962. Padre Mihail M. Nikolov)

Segue qui l’elenco dei sacerdoti che hanno servito la parrocchia della Santa Madre di Dio, dedicata alla Natività di Maria.

Nel 1622 ci furono 3 sacerdoti. Dopodichè vengono:
  • p. Toma Radot, 1637… 
  • p. Martin, francescano, dal 1640…. Muore a Belene [prima del 1640]
  • p. Pavel da Bosnic, francescano, 1649… 
  • p. Begnino de Michele, francescano, 1650-1659 
  • p. Rafail, francescano, 1659… 
  • p. Filip da Luksano, francescano, 1689 
  • p. Mihail Dobranov… 
  • p. Giovanni Battista Giuliani, 1728-1729 
  • p. Rafail Biggi, 1729 
  • p. Stefano Gandolfo csjb [Congregazione di S. Giovanni Battista], 1759… 
  • p. Giovanni Battista Parodi csjb , 1762… 
  • p. Domenico Antola csjb, 1765, ucciso dai turchi nel paese di Trenciovitza, perché proteggeva le ragazze cattoliche da pericolosi incontri e divertimenti. 
  • don Nicola (Silvi) Goranov, belenciano, formato presso la Sacra Congregazione di Propaganda Fide (S. C. P. F.), 1787 – 1797. Morto a Belene. 
  • p. Bonaventura Paolini cp [Missionari Passionisti], 1797 - 1804. Morto a Belene di peste. 
  • p. Fortunato Ercolani cp, 1808 – 1810 
  • p. Bonaventura Fedeli cp, 1808 … 
  • don Michele Sancio, svizzero, 1811 – 1813 
  • p. Gregorio Novak om [Minimi di S. Francesco da Paola], 1815… 
  • p. Giuseppe Molaioni cp, 1816… 
  • p. Matteo Baldini cp, 1819 – 1826 
  • p. Luigi Bonauguri cp, 1822, coadiutore 
  • don Stefan Dragheno. Coadiutore inviato dalla S. C. P. F., 1827… 
  • p. Filippo Squarcia cp, 1830 – 1834 
  • p. Girolamo Pizzicanella cp, 1830; p. Angelo Parsi cp, 1831: coadiutori 
  • p. Luigi Cinti cp, 1834 – 1835 
  • p. Angelo Stramucci cp, 1835 
  • p. Angelo Santili om , 1835; p. Raffaele Dramani om 1835: coadiutori 
  • p. Ludovico Cappello cp, 1836 – 1838 
  • don Nicola Penov, inviato dalla S. C. P. F., 1838 – 1840 
  • p. Carlo Romano cp, 1840 – 1857 
  • p. Giacomo Sperandio cp, 1843 – 1847 
  • p. Agostino Bernardoni cp, 1848 
  • p. Cipriano Favaro cp, 1848; p. Angelo Bosniak om: coadiutori 
  • p. Lorenzo Derriks cp, 1852 – 1864 [sulla tomba c’è 1854], coadiutore. Morto a Belene di tifo.
  • p. Eugenio Valente (don Geno) cp, 1858 – 1866. Ha costruito l’attuale chiesa e canonica. 
  • p. Teodoro Celli cp, 1866 – 1869 
  • p. Mariano Di Ponzo cp, 1869 – 1872. Morto a Belene. 
  • p. Erasmo Ghigliotti cp, 1872 – 1874 
  • p. Alessandro D’Alessandro cp, p. Alfonso Molinari cp, p. Ippolito Agosto cp, p. Bartolomeo Pantaleone cp, 1873 – 1875. Coadiutori 
  • don Vincenzo Jakovski, inviato dalla S. C. P. F., 1875 – 1878 
  • p. Bonaventura Mimlic cp, 1879 – 1881 
  • p. Gregorio Piegsa cp, 1881 – 1883 
  • p. Camillo Cheynet cp, 1883 – 1884 
  • p. Giuseppe Mirandi cp, 1884 – 1886 
  • p. Onorato Carlesimo cp, 1886 – 1892 
  • p. Silvestro Lilla cp e p. Henry Doulcet cp, 1890. Coadiutori.
  • [Nell’aprile del 1892 una parte dei cattolici di Belene scaccia dal paese il parroco, p. Onorato Carlesimo, e il suo assistente, p. Silvestro Lilla. Il sacerdote don Stanislas Petrov, che si trova a Belene come insegnante, celebra senza l'autorizzazione del vescovo]
  • p. Gabriele Ferri cp, 1892 – 1895 
  • p. Ivan Pistic osa ab ass. [Ordine S. Agostino dell'Assunzione], 1895 – 1897 
  • p. Ludvig Dimitrov osa ab ass., coadiutore 
Dal 1897 al 1900 la parrocchia della Natività di Maria rimase senza sacerdote, per punizione. Tempo di lotte e di disordini.

  • p. Atanas Naskidov cp, 1900 – 1902. Morto a Belene. 
  • p. Silvestro Lilla cp. 1902 – 1906 
  • don Karl Raev, belenciano, 1906 – febbraio 1920 [ma non vuole andarsene, e allora viene scacciato dai suoi compaesani, che assaltano la canonica il 14 novembre]. Al suo tempo una violenta burrasca si abbattè sul paese il 4 agosto 1917. Un potente fulmine attraverso il campanile ed entrò in chiesa. La crepa è ancora visibile.
  • [Nel marzo 1920 viene nominato parroco don Peter Arov e coadiutore don Anton Markov, provenienti dalla diocesi di Sofia -Plovdiv. Ma essi abbandonano Belene l'11 novembre successivo, a causa di don Raev e don Petrov]
  • p. Bartolomeo Taskov cp, 1924 - 1933. Egli rinnovò il pavimento della chiesa con nuove assi di pino, e l’area intorno all’altare con lastre di pietra. Durante la sua permanenza venne issata la campana grande, sulla medesima chiesa, proveniente dalla fonderia Alksievi di Sofia. Con il contributo della popolazione egli eresse un grande e bel monumento, di fronte alla chiesa, dedicato ai cattolici belenciani morti durante la guerra. Dopo l’espropriazione il monumento è stato abbandonato e si è rovinato. Nel 1932 fece costruire la cisterna da dieci tonnellate per raccoglier l’acqua piovana. 
  • P. Nicola Kalcev cp, 1933 – 1943. Durante il suo periodo furono dipinte le pareti della chiesa e fu donato il nuovo organo. Furono dipinti sul soffitto dall’artista ungherese Giuseppe Kit: la Santa Vergine, la Santissima Trinità, il Martirio di Pietro e Paolo. Quelli sulle pareti da un artista russo. 
  • p. Damian Talev Antonov cp, 1947 – 1949.
  • p. Mihail Min. Nikolov cp, 1949 – 1964. Durante il suo periodo venne cementato il pavimento degli altari laterali (ma sono sempre bagnati). I medesimi altari e le loro pareti vennero dipinti ad olio, ed in parte con vernice da muro. Venne pure cementato il pavimento del fonte battesimale (ugualmente molto umido). Il vecchio pulpito venne sostituito con uno nuovo, collocato sopra la medesima colonna. Nei due angoli anteriori della chiesa vennero costruiti due altari dove vennero collocate le statue della Vergine Maria e di San Michele arcangelo. La chiesa venne ristrutturata. Furono illuminato con lampade (candele) l’altare maggiore, con lampadari il dipinto sopra l’altare e le altre statue. Furono dipinte con colori ad olio le finestre e le pareti circostanti. All’esterno della chiesa fu realizzato un marciapiede. Dal 1950 al 1970 il tetto venne riparato diverse volte. In alcuni punti la lamiera venne sostituita con tegole, perché era difficile procurarsi nuova lamiera. Le riparazioni si fanno sempre più difficili. I fondi diminuiscono di anno in anno. Una vergogna per un edificio centenario. Ma è proprio quello che desideravano i nemici: che la chiesa fosse distrutta e crollasse. 

Durante il mio periodo di permanenza accaddero anche grandi eventi, prove per la chiesa. Prima del mio arrivo a Belene, la chiesa venne, per diversi malintesi, assoggettata ad un regime di tasse elevate. Il mio predecessore, p. Damian Talev pagò coi propri soldi, ma dovette pagare di più. Con i consiglieri abbiamo raccolto quello che abbiamo potuto, o dal cibo o dalle prestazioni volontarie e abbiamo pagato il debito (la multa). I consiglieri Atanas Rupov, Marcelin Dulev, Toma Vraikov e Josif Shankov … [manca una riga] 
Allora ci furono anche le quote annuali. La chiesa possedeva molti terreni. Pertanto erano necessari anche molti materiali di consumo. Vennero da me e mi minacciarono più volte a motivo di queste forniture. In questo periodo una notte mi costrinsero a suonare la campana per l’intera notte, venti minuti di suono e venti minuti di riposo. Così per l’intera notte. Per avvertire la gente di pagare la fornitura di stoffa.

Ci rendemmo conto di non poter continuare ad andare avanti così, e il Consiglio amministrativo decise di dare il terreno alla Cooperativa. Essi respinsero la nostra proposta. Ci vedemmo allora costretti a disfarci di esso e lo regalammo allo Stato. Monsignor Eugenio Bosilkov approvò questa decisione ed a malincuore donammo i terreni allo Stato. Abbandonammo parte della chiesa. Dopo qualche tempo venne il violento attacco alla chiesa. Confiscarono tutte le proprietà, il terreno, la canonica, il convento, tutti gli edifici. Dovemmo iniziare a vivere in affitto. Così andammo avanti qualche anno. Poi sistemammo qualche sgabuzzino dentro la chiesa ed andammo ad alloggiare lì. Io andai a vivere nello sgabuzzino a nord del campanile, e le due suore in quello a sud. Fummo lieti di esserci sitemati in questa confortevole scomodità. Usavamo la sacrestia come cucina e sala da pranzo. Sopravvivere fu difficoltoso, ma non era questa la preoccupazione più grande. La cosa più grave era che mi veniva impedito di lavorare in molti ambiti della vita spirituale parrocchiale. Mi impedivano di aver contatti con i ragazzi, e ai ragazzi proibivano di venire in chiesa. Una grande prova ci venne poi anche da parte dei nostri parrocchiani. Molti persero la fede e abbandonarono la chiesa e Dio. Questo fu un colpo durissimo. In questi anni abbiamo affrontato un sacco di difficoltà, ma quello che più mi fa soffrire è che molti abbiano perso la propria fede.

“Dio, abbi misericordia verso il tuo popolo!
Riportalo nuovamente sulla via giusta!”

10 giugno 1962

padre Mihail M. Nikolov

Brevi annotazioni

Alle 10 di sera [probabilmente del mattino] del 3 agosto 1925 è arrivato l’inviato del Papa in Bulgaria: Angelo Giuseppe Roncalli. Egli ha celebrato la Santa Messa, ha tenuto un discorso fervoroso e ha dato la benedizione papale alla popolazione. Alle 5 del pomeriggio di è recato nell’altra chiesa [S. Antonio], ha celebrato la benedizione, ha tenuto un discorso, e ha dato la benedizione papale alla popolazione. Alla sera si è recato alla stazione, accompagnato da una folla numerosa. Alla stazione Sisto Bonov ha tenuto un discorso, il delegato papale ha risposto ed ha benedetto la popolazione. Dopo alcuni anni lo stesso Roncalli è stato eletto Papa della Chiesa Cattolica.

Nonno Nicola Alexiev, ex deputato, 4 aprile 1964



История на Белене

Кратки сведения за енорията „Света Богородица” с.Белене, Плевенски окръг, според една брошура издадена на латински език в гр. Рим през 1912 год. Сведенията за следващите години от 1912 са взети от други източници.

С. Белене

Както ни учи историята сегашните християни-католици от различни села са от павликянски произход, една езическа секта, с основател някой си Павел.
Един от главните ревнители за покръстването на Павликяните е Нег. Преосвещенство Петър Буди.
След като е обиколил няколко места и е проповядвал и в село Брест (Брястовец), където сега няма католици, след 1606 година той е дошъл и в с. Белене на река Дунав. Това село е било по-рано град с Римска крепост, от която още се срещали следи тук-таме.
Обаче когато е дошъл тука Петър Буди, той намира само едно бедно село. Тук той е престоял доста време. След като е поучил и подготвил хората доста добре, той е кръстил  500 души, измежду тях. Oбаче и след кръщението са се отклонили от лошия си обичай да гуляят в църквата.
Владиката построил една къщичка и оставил трима свещеници, извънредно бедни. През 1640 година са се намирали в енорията 922 католици.
Църквата посветена на Успение Богородично, е била украсена от Мартин, който е починал в Белене и бил погребан пред вратата на църквата, между своите събратя, които са починали на същото място.
След деветнадесет години, а именно през 1659 година, са живели в това село 700 католици.
Няколко Никополски Владици са имали седалището си в с. Белене. Негово Вис. Преосвещенство  Антон Стефанов, францисканец от 1677-1689 година; Негово Вис. Преосвещенство Павел Дуванлия 1777... и други.
Все пак изглежда да е имало бунтовнически дух между тези християни. Когато Нег. Преосвещенство  Никола Пуглиези, Никополски владика 1751-1767, щеше да въведе и въведе Римски календар в епархията, мнозина беленчани са се противопоставили отначало. Някои от тях били афоресани. Един от тях е умрял като отлъчен. И през последните години често пъти са се бунтували.
Мнозина от тях образували някаква си секта наречена Българска-католическа и преследваха католическите мисионери или ги изгонваха от селото. Никополския владика Иполит Агосто  се е видял принуден да накаже енорията и да афореса няколко лица на име, така че от 1897 до 1900 година енорията Рождество Марийно е била без свещеник. Католиците са ходили на Свищов да приемат тайнствата и да кръщават децата си.
През 1893 година Владиката посетил тези селяни с надежда да ги обърне, но като видял, че всички негови усилия били напразно, той починал там, повече от скръб, отколкото от болест.
Въпреки всички трудности вярата е възтържествувала и през 1860 година се е построила сегашната хубава църква със своите масивни стени и една камбанария. Ръководител на строежа е бил отец Евгени Валенте, италианец 1858-1866 година. Той е построил и енорийския дом, пред църквата, малко на север, една масивна двуетажна къща.
Години след освобождението от турско робство, таванът на църквата , който е бил равен е бил превърнат в полусвод. ( Има в църквата още три стари икони на платно. Те са доста  запазени и до ден днешен, когато пиша тези редове, 1962 година. Отец Михаил М. Николов)

Тук следват имената на свещениците, които са обслужвали енорията Св.Богородица, посветена на Рождество Марийно.

През 1622 година е имало трима свещеници.
След това идат:
Отец Тома Радот, 1637
Отец Мартин, фран. 1640 ....... + починал в Белене
Отец Павел от Боснич, фран. 1649....
Отец Бегнин де Микаеле, фран. 1650-1659
Отец Рафаил, фран. 1659....
Отец Филип от Луксано, фран. 1689........
Отец Михаил Добранов....
Отец Иван Кръстител Джулияни , 1728-1729
Отец Рафаил Бигджи, 1729
Отец Стефан Гандолфо (c.s.j.b), 1759…
Отец Иван Кръстител Пароди (c.s.j.b), 1762...
Отец Доминик Антола (c.s.j.b), 1765, убит от турците в село Трънчовица, понеже развръщал католическите момичета от опасни развлечения и събрания.
Отец Никола (Силви) Горанов, беленец, възпитаник на светата конгрегация за разпространение на вярата (S.C.P.F.) 1787-1797. Починал в Белене
Отец Боновентура Паулини, с.р. 1797 – 1804. Починал в Белене от чумата
Отец Фортунат Ерколани, с.р. 1808-1810
Отец Боновентура Федели, с.р. 1808....
Отец Михаил Санчио, швейцарец, 1811- 1813
Отец Григорий Новак, о.м. 1815.....
Отец Йосиф Молайони, с.р. 1816....
Отец Матей Балдини,с.р. 1819-1826
(Отец Алонзи Бонаугури, с.р. 1822, помощник )
Отец Стефан Драгено. помощник възпитаник на S.C.P.F.. 1827...
Oтец Филип Скварчия c.p 1830-1834
(Отец Ироним Пицаканела c.p. 1830. отец Анджело Парси, с.р. 1831. Помощници)
Отец Алонзий Чинти, с.р. 1834-1835
Отец Ангел Страмучи с.р. 1835
(отец Ангел Сантили, О.М. 1835; отец Рафаел Драмани 1835; помощници)
Отец Лидвиг Капело, с.р. 1836-1838
Отец Никола Пенов. възпитаник на Светата Конгрегация за разпространение на вярата S.C.P.J. 1838-1840
Отец Карло Романо. с.р. 1840-1857
Отец Яков Сперандио, с.р. 1843-1847
Отец Августин Бернардони, с.р. 1848;
(Отец Чиприян Фаваро, с,р. 1848; Отец Ангел Босняк О.М.помощници)
(Отец Лавренти Дерикс 1852-1864 [1854]. Помощник; починал в Белене от тиф)
Отец Евгений Валенте (Дон Джено) с.р. 1858-1866. Той построил новата, сегашна църква и енорийския дом
Отец Теодор Чели с.р. 1866-1869
Отец Мариян Дипонцо с.р. 1869-1872. Починал в Белене
Отец Расим Гиглиоти с.р. 1872-1874
(Отец Александър Д`Алесандро, Алфон Молинари, Иполит Агосто, Отец Бартоломей Панталеони с.р. 1873-1875; помощници)
Отец Винченци Яковски, възпитаник на S.C.P.F., 1875-1878
Отец Боновентура Мимлик с.р. 1879-1881
Отец Григорий Пиегса 1881-1883
Отец Камил Шейнс с.р. 1883-1884
Отец Йосиф Миранди с.р. 1884-1886
Отец Нонорат Карлесимо 1886-1892
Отец Силвестър Лила и отец Кенрин Дулсе, с.р. 1890. Помощници
Отец Гавриил Фери с.р. 1892-1895
Отец Иван Пистит O.S.A. 1895-1897
Отец Лудвиг Димитрос O.S.A помощник
От 1897 до 1900 година енорията Рождество Марийно е била без свещеник за Наказание. Време на размирици и гонения.
Отец Атанас Наскидов 1900-1902. Починал в Белене
Отец Силвестър Лила с.р. 1902-1906
Отец Карл Раев, беленец, 1906

През негово време силен буран е преминал над селото на 4.08.1917 година. Силна гръмотевица е засекнала камбанарията и е навлезла в църквата. Пукнатината се вижда още.
Отец Бaртол Тошков 1924-1933. Той е подновил пода на църквата с нови чамови дъски, а пък мястото около олтара с каменни плочи. През негово време е отлeта голямата камбана до самата църква през 1926, от софийски леяри Алексиеви. С помощта на населението той е издигнал един голям, хубав паметник пред църквата за убитите беленчани-католици през войните. След отчуждаването паметника е изоставен и се руши. През 1932 е направил десеттонна цистерна за дъждовна водаОтец Никола Калчев 1933-1943. През негово време са били изографисани стените на църквата и е доставен нов хармониум.Таванските картини: Св. Богородица; Св. Тройца; Бичуването на Петър и Павел са от художника Йосиф Кит унгарец, а по стените от художник руснак.
Отец Дамян Талев Антонов - 1947-1949

Отец Михаил Мин.Николов 1949-
През негово време е циментиран пода при страничните олтарчета (но винаги са мокри). Самите олтарчета и стените им са боядисани с блажна, от части с постна боя. Циментиран е и подът при кръщелната купел(също много влажен). Старият амвон е заменен с нов, който е поставен над самата колона. В двата предни ъгъла  на църквата са построени две олтарчета, където са поставени статуите на света Богородица и свети Архангел Михаил. Църквата е инсталирана. Осветлени са с лампи (крушки) главния олтар, полилея, иконата над олтара и някои статуи. Боядисани са прозорците и стените около прозорците с блажна боя. Отвън църквата е направен тротоар (.....)
От 1950 до 1970 г. Покрива е поправян няколко пъти. На места ламарината е заменена с цигли, понеже е било невъзможно да се достави нова ламарина. Ремонтите се извършват все по-трудно. Средствата намаляват от година на година. Жалко за стогодишната сграда. Но тъкмо това искаха враговете: да се разруши църквата и да пропадне.
През моето време станаха и големите събития, изпитания за църквата. Преди идването ми в Белене църквата е била обложена по някакви си недоразумения с голям данък-глоба. Моя предшественик Отец Дамян Талев  беше изплатил от него, но имаше да се плаща още. С настоятелите събрахме каквото можахме, било от храна, било от волни помощи и изплатихме борча (глобата). Настоятелите Атанас Рупов, Марчелин Дулев, Тома Врайков и Йосив Шанколов... Тогава бяха и нарядните години. Църквата притежaваше много имоти. Следователно изискваха се и много доставки. Разкарваха ме и ме заплашваха няколко пъти заради тези доставки. През това време една нощ ме накараха да бия цяла нощ камбаната-двадесет минути биене и двадесет минути почивка. Така през цялата нощ. За предупреждение на хората да си внасят наряда - памук.
Като видяхме, че няма да можем да караме така, решихме с настоятелството да дадем имота в стопанството. Отхвърлиха ни молбата. Видяхме се принудени да се откажем от него и да го подарим на държавата. Негово Вис. Преосвещенство Евгени Босилков одобри това решение и с болка на сърце дадохме имота на държавата. Оставихме малко на църквата. След известно време дойде големия удар за църквата. Отчуждиха всичкия имот и двора, и къщата и манастирчето, и всички сгради. Трябваше да започнем да живеем под наем. Така карахме няколко години. Тогава ремонтирахме няколко багажни стаички в самата църква и се настанихме там. На север от камбанарията влязох аз, а на юг двете сестри. Удобни-неудобни ние бяхме доволни и от това.Едната сакрастия ни служеше за кухня и трапезария.
Трудно се живееше, но това не беше най-голямото изпитани.
Най-тежкото беше, че ме спряха от работа в много отрасли на духовния-енорийски живот. Забраниха ми да се занимавам с децата и на децата забраниха да идват на църква.
Голямо изпитание ни дойде и от страна на нашите еноряши.
Мнозина изтинаха от вярата и напуснаха църквата и Бога.
Това е страшен удар.
През тези години изживяхме доста неприятности. Обаче най ми е жал, че мнозина изгубиха вярата си.
"Боже, смили се над твоя народ!
Върни го пак в правия път!"
 10-06-1962
Отец Михаил М. Николов.

Кратки Бележки

На трети август 1925 година вечерта в 10 часа пристигнал папския пратеник в България: Анджело Джузепе Ронкали. Той отслужил светата литургия и държал пламенна реч, и дал папския благослов на народа. Вечерта в 5 часа отишъл на горната църква, отслужил благослов и държал реч, и дал папския благослов на народа. Вечерта заминал за гарата съпровождан от много народ. На гарата Систо Бонов държал реч, папският делегат отговорил и благословил народа.
След години същия Ронкали бил избран за Папа на Католическата църква.
Дядо Никола Алексиев, бивш народен представител 4.04.1964


1 commento:

  1. Buongiorno. Ho letto con particolare interesse questa sua traduzione della prima parte del diario parrocchiale. Ci sono notizie significative, ma soprattutto la testimonianza concreta delle sofferenze di una chiesa martire. In attesa del successivo capitolo, approfitto per ringraziarla dell'attenzione che dedica al mio blog e, soprattutto, Le auguro una buona e santa Pasqua.

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