23 febbraio 2019

Una colomba con due ali

L'immaginetta ufficiale...
Come tutti gli anni e come tanti colleghi fanno tutti gli anni, anche quest'anno tra poco comincerò a visitare le famiglie di Belene per la tradizionale benedizione pasquale.
E come ogni anno qualche settimana fa ho iniziato a pensare a che segno lasciare in ogni famiglia.
Visto che è un anno speciale, che viene benedetto dalla visita del Papa... mi è parso logico regalare una bella immagine di Papa Francesco.
Prima di mettermi in ricerca di una bella immagine, ho ritenuto opportuno aspettare che arrivassero le immaginette ufficiali, con la preghiera ufficiale... così mi risparmiavo il tempo di scegliere e di andare in tipografia.

E sono arrivate le immaginette (purtroppo solo 20: un po' poche per le oltre 1000 famiglie di Belene...) e con questa immagine leggermente cupa del Papa in ginocchio...
che ispira un po' di pesantezza, tristezza, seriosità...
Non me la sento proprio di donarla ai miei parrocchiani, la cui vita è già cupa e sono sempre in ginocchio (lo scorso anno 160 funerali... e nessuna prima comunione; disoccupazione al 99%; tanti anziani e malati; pensioni da 70 € e tanta fatica ad arrivare al 10 del mese...). E poi, dopo un anno pastorale su Speranza e Memoria, dove l'invito assillante era "Alzati, amica mia bella, la primavera è arrivata!", e quello appena iniziato su Giovani e vecchi danzeranno insieme... ci vuole qualcosa di solare, di speranzoso, sognare e volare, ballare, risorgere, gioia e sorrisi, sole e vita...
E così mi son messo a cercare un'altra immagine, legata alla visita del Papa e alla nostra realtà parrocchiale.
E mica è stato semplice sceglierla... ce ne sono migliaia!
In alcune è molto serie, in altre molto simpatico.
E poi ci sono foto in bianco, altre coi paramenti, altre in auto, in areo, con gente, senza gente, con bambini, migranti, malati, anziani, famiglie, suore, preti... in Italia o all'estero...

Quale scegliere?
Visto che il tema della visita è PACEM IN TERRIS... ho scritto su Google... "papa e pace"...
è con mia gioia il numero delle foto si è alquanto ridotto.
Tra le tante, quella che a prima vista mi è sembrata la più adatta per la mia comunità cristiana di Belene è questa qui accanto. Molto luminosa e piena di Cielo.
Oltre ad un sorridente Francesco, "fuori" in piazza, "in uscita" dai Sacri Palazzi, c'è dentro tutto uno slancio verso l'Alto, con questa gente dietro che guarda la schiena del Papa, e risale lungo il suo braccio che indica il Cielo, e passando per le zampette della colomba entra nelle ali e le fa sbattere per volare in alto e prendere il largo.

E lo sguardo, non solo del Papa, si fissa lì, su quella colomba in bilico... che sta per spiccare il volo.
Un'immagine che trasmette speranza, gioia, voglia di volare, di sognare, di uscire senza paura, di danzare insieme la gioia del vangelo....
Ovviamente tutti vedono la parte inferiore della foto, che la appesantisce un po'.... la Basilica, i Sacri Palazzi, il megaschermo, la folla, la Papamobile...

L'immagine che sarà appesa in tutte le case di Belene
(con stampata dietro la preghiera ufficiale)
Visto che non è da tutti essere un po' mistici... e vedere il Cielo pieno... ho pensato ai taboriani Elia e Mosè... ed ecco qui accanto come è stata partorita l'immagine che entrerà e resterà nelle case di Belene.

Visto che la colomba ha due ali... ho pensato di aggiungere i due santi che han fatto volare e possono far volare i belenciani (cosa mica molto semplice...).
Due tra i tanti santi che riempiono il cielo, e che hanno amato e continuano ad amare Belene.
Ce ne starebbero anche altri (Cirillo e Metodio, Giovanni di Rila, Antonio da Padova, Paolo della Croce, Emilia de Vyalar, Maria Goretti...)... ma purtroppo la colomba ha solo due ali, e mettergli sette od otto ali sarebbe appesantente ed innaturale. Diciamo che ne bastano due.

Il bergamasco Angelo Giuseppe Roncalli, che il 4 agosto 1925 venne a visitare Belene, ed in quattro e quattr'otto riuscì a portare un po' di pace in questo angolo di mondo, lacerato da decenni di lotte. Un lavorio di pacificazione a cui si dedicò per tutti i dieci anni successivi (opera di pace testimoniata nel volume di 600 pagine Il lupo, l'orso, l'agnello, Edizioni San Paolo). E poi, un po' di spirito di bandiera, visto che a Belene c'è l'unico parroco bergamasco di tutta la penisola balcanica...

E poi il belenciano Eugenio Bossilkov, figlio di questa comunità burrascosa, eppure capace di donare la vita e di non piegarsi neppure di fronte alla forza dello stato totalitario. E di farsi ammazzare, pur di non tradire il Papa. Un belenciano che rende onore e dona prestigio in tutto il mondo (e anche in cielo) alla comunità di Belene.

Due angeli di pace, volati in cielo da tempo, ma che ogni tanto tornano a svolazzare in queste amate terre. Due ali concrete di quello Spirito Santo che è riuscito a far fiorire pure il deserto di Bèlene.
Ed un angelo di pace, vivo e vegeto e sorridente, che sta per arrivando da queste parti.
E chissà...
Magari la mano del Papa afferrerà un giorno la zampetta di questa colomba, come Mary Poppins il manico d'ombrello... e invece di mollarla vi resterà aggrappato... e le due ali sbattendo sbattendo porteranno la colomba con l'uomo venuto dai confini del mondo a posarsi sulle sponde del bel Danubio blu, in questa periferia d'Europa forse un po' dimenticata da Dio e dagli uomini...
E anche se non si posa, memori degli Atti degli Apostoli ... basta che ci faccia un po' di ombra sorvolandoci!
Vola, colomba bianca, vola...

L'idea del trittico Roncalli/Francesco/Bossilkov mi è stata suggerita anche dal trittico Roncalli/Giovanni Paolo II/Bossilkov
che campeggia nella sala d'ingresso della Nunziatura Apostolica di Sofia. Non ne conosco la storia,
ma suppongo sia stato realizzato in occasione della Visita Apostolica in Bulgaria di papa Giovanni Paolo II , nel 2002...


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