2 febbraio 2012

Per non dimenticare: le Isole Solovki


In questi freschi giorni di febbraio, in cui il vento della Siberia soffia fin da noi (qui siamo solo a - 27°)... chissà perchè mi viene da pensare a quei MILIONI di persone che da quelle parti ci hanno lasciato le penne. Persone purtroppo molto dimenticate, a cui non vengono dedicati molti film o libri (senza nulla togliere ad altri olocausti: quello dei GuLag sovietici fu un immenso olocausto, per struttura, per vittime, per crudeltà e per durata).
Qualche anno mi mi è capitato di organizzare a Milano una mostra dedicata ai martiri delle Isole Solovki. Da allora esse sono entrate nel profondo del mio cuore, e prima o poi vi andrò in pellegrinaggio, portando magari qualcuno dei miei nuovi amici bulgari. Ai quali dedico questi video (forse non si capisce bene l'italiano, ma le immagini parlano da sole).
Chissà... magari fra qualche anno, anche noi a Belene, riusciremo a trasformare la nostra Isola in mezzo al Danubio (sede del miglior GuLag del regime bulgaro) in un luogo di memoria e di preghiera...






1 commento:

  1. Ogni mia ricerca in merito al terrore e morte generata dal bolscevismo comunismo, e prima ancora dalla rivoluzione francese,lascia sterefatti,l'ntossicazione profonda di queste ideologie non è tuttora passata e persistono innumerevoli seguaci imbottiti della totale ignoranza storica dei fatti. A una semplice dimostrazione del chiedere a chichessia il significato delle parole gulag logai e i nomi dei luoghi collagati ai 171 campi di lavorodetenzione e morte del comunismo.
    La mancata informazione e commemorazione delle vittime del bolscevismo almeno dai nostri intellettuali ci dimostra quanta disonestà persiste. I discepoli di questa ideologia ci sovrastano tuttora in quanto appropriatasi col terrore dei vari cardini intellettuali dell'informazione,del potere, dell'economia,della storia.falsificando tutti gli eventi deviando il male solo verso un unico olocasto nazista come unico responsabile di tutto.
    Non è giusto, non è lecito,non è libertà di pensiero,non è libertà, non è ugualianza,non giustifica nulla,non è tollerabile,disonora tutte le vittime di tutte le violenze,non ripulisce la storia,non rende conto delle proprie responsabilità,non chiede scusa,non si dissocia,ma continua a coprire i fatti e quindi a perdurare le nefandezze.E' ora di sotterare gli errori del passato ma non dimenticarli e fare in modo che non si ripatano,ma aimè vedo che il male trova nuovi adepti Imperialisti al costante lavoro.
    L'indignato errante.

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