24 maggio 2018

Da Belene a Bergamo. La vita è un pellegrinaggio.

Dal 29 maggio al 4 giugno andremo (io e 40 belenciani) in pellegrinaggio a Bergamo. Perchè?
Beh, a prima vista, visto che l'unico prete bergamasco in Bulgaria fa il parroco a Belene... mi par giusto che dopo 6 anni di parrocato il parroco porti i parrocchiani nella sua terra, per assaggiare non solo le peperlizie orobiche, ma per respirare anche un po' di aria bergamasca, fatta di bergamaschicità, laboriosità, etc. etc.

Ma il motivo principale di questo pellegrinaggio è appunto quello di farsi pellegrini, sulle orme di un santo bergamasco che ha lasciato il segno a Belene, in Bulgaria e a Venezia. Il santo Papa Giovanni XXIII ritorna, per la prima volta dopo la sua morte, nel suo caro paesello Sotto il Monte, e noi andiamo ad incontrarlo.



Innanzitutto per ricambiare la visita da lui fatta a Belene. Il 5 agosto 1925 infatti il giovane vescovo bergamasco (44 anni) scese dal treno nel paesello di Belene, accolto festosamente dalla popolazione, e vi restò fino al giorno successivo. Celebrò nelle nostre due chiese (s. Antonio e Natività di Maria), e dormì in quella che ora è la mia casa.
Venne durante la sua Visita Apostolica (che doveva durare qualche mese... e invece durò 10 anni).
Venne, soprattutto a Belene, per portare un po' di pace in una comunità lacerata da decenni di conflitti, e per riconciliare l'ex parroco belenciano don Karl Raev col vescovo mons. Theelen (una storia che potete leggere nel libro "Il lupo, l'orso, l'Agnello").
La sua presenza, le sue parole, il suo lavoro silenzioso, la sua preghiera, lasciarono davvero un segno profondo a Belene. Per questo soprattutto andiamo a ringraziarlo a casa sua.



Il secondo motivo per cui andiamo a Sotto il Monte a venerare il suo corpo santo è per ringraziarlo per i dieci anni della sua presenza e del suo lavoro in Bulgaria. Un decennio durante il quale lui ha certo dato molto a questo popolo e a questa chiesa, ma durante il quale ha anche attinto ricchezza ed esperienza. Forse non tutti sanno che proprio qui in Bulgaria ha iniziato a maturare alcune convinzioni poi sfociate nel Concilio e nel suo Pontificato.

Il terzo motivo, in questo nostro anno pastorale dedicato a Speranza e Memoria, è per attingere da lui la santa Speranza. Lasciando i profeti di sventura ad arrovellarsi nelle loro paure ed insicurezze e resistenze al rinnovamento, andiamo da lui, uomo di Speranza e di totale fiducia in Dio, per attingere forza, coraggio, letizia, fede. Energie necessarie per rinnovare la nostra comunità cristiana, secondo quello che ci è richiesto dal Concilio Vaticano II, e dai suoi successori, ed infine da Papa Francesco nella Evangelium Gaudium.



Bene. Andiamo allora a preparare le nostre sacche da pellegrini, e mettiamoci in viaggio.
Ringraziamo già in anticipo la Comunità Passionista di Basella di Urgnano, che ci accoglierà in queste giornate.
Se qualche bulgaro italianizzato o qualche italiano bulgarofilo vuol condividere qualche momento con noi, è il benvenuto, e questo è il programma del nostro pellegrinaggio:

Martedì 29 maggio
8.00         Partenza dalla Stazione Ferroviaria di Belene
12.00       Messa nella Cattedrale di San Giuseppe, a Sofia

Mercoledì 30
10.00       Sosta nella Basilica di San Marco, a Venezia

Giovedì 31
10.00       Chiusura del Mese Mariano al Santuario di Caravaggio
Sera         Messa e Processione diocesana del Corpus Domini a Sotto il Monte

Venerdì 1° giugno
10.00        Visita a Sotto il Monte
15.00        Visita e messa al Santuario Madonna del Bosco (Imbersago)
Sera          Cena alla Festa della Famiglia - Basella

Sabato 2 
Mattina    Visita alla città di Bergamo
18.00        Preghiera della sera a Cicola
20.00        Cena alla Festa dell'Oratorio - Carobbio degli Angeli

Domenica 3
11.00        Santa Messa a Sotto il Monte (e su Rai 1)

Lunedì 4
pomeriggio     Vespri nella Chiesa Papa Giovanni XXIII - Sofia
sera                 Arrivo a Belene



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