2 novembre 2018

Per fare un ponte... ci vuole un pontefice!


Come al solito, il 23 agosto del 2010 passeggiavo lungo il naviglio Martesana.
Come al solito, guardavo le amene e profonde ben quaranta centimetri acque scorrere.
E come al solito fischiettavo e canticchiavo spensierato:
"Le cose di ogni giorno raccontano segreti
A chi le sa guardare ed ascoltare
Per fare un tavolo ci vuole il legno...".
Quando all'improvviso l'angelo del Signore mi prende e mi porta sulla sponda di un fiume ben più serio del Serio... cioè un grande fiume pieno di acqua, e mi dice:
"Ragazzo mio... guarda, e dimmi cosa vedi!"

Io mi guardai un po' in giro, e gli risposi:
"Beh, vedo un fiume, tante piante verdi dietro di me sulla sponda, dall'altra parte del fiume un'altra sponda, anche quella con tanti salici e pioppi, e ovviamente sopra tutto un bel cielo azzurro...".
L'angelo del Signore, un po' perplesso mi dice: "Ma sei cieco? Non vedi proprio nulla?!?"
"Beh - rispondo io altrettanto perplesso - ti ho detto che vedo un fiume, due sponde, salici, pioppi e un cielo. Mi paiono abbastanza cose. E poi non c'è nient'altro e nessun altro".
L'angelo del Signore allora mi dice, parafrasando Goethe: "Ragazzo mio... ci son più cose in cielo ed in terra, che non nella tua testa! Beh, se non vedi niente, ragazzo mio... allora ascolta, e dimmi cosa senti!".
Per sentire meglio, chiudo gli occhi, e poi con l'entusiasmo di un bambino che ha scoperto l'acqua calda, dico: "Sento lo sciabordio dondolante delle onde che si infrangono sulla sponda... sento pure qualche cinciallègra cantare allegramente... ed anche il ronzio di insetti...".
L'angelo del Signore, un po' stizzito, stavolta sbotta: "Ma allora sei pure sordo, oltre che cieco! Mi sa che il Capo ha preso un bidone con te...".
Ci resto un po' male, visto che non sono nè cieco, nè sordo, e gli dico: "Ascolta un po' amico. Non so cosa vuole il tuo Capo, ma io ci vedo bene, e ti ho detto tutto quel che vedo. E ci sento pure bene, e ti ho detto tutto quel che sento. Ed è tutto. Quindi facciamola finita qui, e riportami a casa".
"Oh! Oh! Cieco, sordo, e pure permaloso! Di male in peggio... Vieni!", dice scuotendo la testa l'angelo del Signore. E prendendomi per mano mi solleva in alto, come un drone, e poi mi conduce qua e là a volo d'angelo, e poi mi dice di nuovo: "Ragazzo mio... guarda, e dimmi cosa vedi!".
"Vedo un'isola in mezzo al fiume... ci son tanti alberi, e anche campi coltivati.. granuturco, girasoli... ci sono paludi... ed al centro una specie di cratere... come un vulcano, ma rovesciato... il cono non sale in alto, ma scende in basso... aspetta! Vedo... dal fondo buio del cratere si arrampicano delle persone, anche se da qui sembran formiche... infangate, arrancano verso l'alto... ma tutte scivolano e ruzzolano indietro... giù nel buio... nessuno riesce a risalire... Vedo però strisciar fuori nere vipere da quel covo di vipere... obese vispe vespe da quel nido di vespe... arzille e fameliche tigresche zanzare da quel tremendo zanzaraio...".
"Complimenti... cominci a vedere le cose che vede il Capo... E adesso, ragazzo mio... ascolta, e dimmi cosa senti!".
"Sento come un lamento sommesso, un borbottio infelice... sembra un piagnucolio impastato di disperazione e speranza, un brusio ininterrotto di una folla immensa... sento, aspetta... sento come un grido d'aiuto, una domanda a denti stretti... mi pare dicano... vieni... tiraci fuori di qui... ma non so se lo dicono a voce... comunque lo dicono con la tenacia con cui scalano strisciando le fangose pareti del cratere... e impastato ai loro bisbigli... il ronzio assordante di zanzare, vipere e vespe..."
"Bravo! Bravo! Bravo! - dice l'angelo del Signore, battendo tre volte le mani - Adesso torniamo coi piedi per terra. E vediamo sei capisci al volo cosa hai visto e cosa hai sentito, perchè mi sai che non hai capito molto...".
Tornati sulla sponda di partenza, gli dico: "Beh... Semplice. Ci son delle persone cadute in un buco, dove c'eran tanti nidi di bestie varie... e le bestioline infastidite stanno scappando via. Semplice, no?!?".
"Oh, Gesù! - sbotta sconsolato l'angelo del Signore - Ma questo qui non capisce proprio nulla, anzi... capisce tutto al contrario!".
"Ehi, sapientino! Guarda che io ho fatto le scuole alte, il liceo classico in Città Alta, e poi la università di teologia, sei anni, neh! Dimmi tu allora cosa abbiamo visto!". E mi siedo su un tronco secco.
"L'isola che hai visto è il Paradiso Terrestre, circondato dai quattro fiumi. Non sto qui a raccontarti tutta la storia... la sanno tutti. Il Paradiso è andato perduto, e l'Albero sradicato. Persone piene d'odio e violenza e rabbia per secoli hanno scavato questa fossa, e dopo migliaia d'anni hanno raggiunto l'inferno. E da quella fossa hanno iniziato a uscire, ed ancora escono, gli spiriti del male, che pungono col loro pungiglione velenoso, che mordono col loro morso velenoso, che succhiano la vita ed il sangue degli uomini. E le vittime innocenti che vengono punte e morse e prosciugate di vita e dignità vengono gettate dentro, date in pasto al mostro diabolico e famelico che giace nel fondo..."
"Madonna mia! Bisogna far qualcosa qui allora! Bisogna tirarli fuori e salvarli! Ma mai nessuno ci ha pensato??? Nessuno ci ha mai pensato a metterci un tappo su quella fogna???"
"Appunto. Il Capo ci ha pensato, e...", dice l'angelo un po' sornione...
"E?".
"E... ehm... e ha deciso di mandare te, a tirar fuori dalla fossa quegli infelici, e tappare la buca. Ma... probabilmente ha preso un granchio! Cieco, sordo... e pure tardo a capire...".
"Ehi! Calmo con le offese, neh! Io ho visto, ho sentito e ho capito, neh! Vabbè, con un piccolo aiuto da parte tua... Comunque... Non sono un fifone gionesco.... Non son neppure un balbuziente mosaico... Neanche lontanamente sono un titubante umile mariano... Quindi... Accetto la sfida. Compirò questa missione per conto di Dio!".
"Urca! Ben più di Superman abbiamo qui!!!".
"Ma che superman e superman! C'è una missione chiara e semplice, andare, estrarre, coprire il buco. Vado, estraggo e copro".
"Oh! Come la fai semplice... duro e puro, solo contro tutti! Guarda che non è così semplice... appena metterai piede sull'Isola... sarà come un segnale... e al tuo segnale si scatenerà un inferno! E ben che vada... ti mettono in croce e ti fanno fuori!".
"Beh... non hai tutti i torti, neh! E' una storia già vista... un film già girato... Ed io sono solo un povero cristo... Ma allora che si fa? Mi pare di capire che la volontà del Capo è salvare quelli che son nella fossa della morte e metterci un tappo sopra... Che si fa?"
"Semplice... raduna compagni...".
"Beh, ci ero già arrivato anch'io... Ma poi arriviamo qui, e come facciamo ad andare là? Mica voliamo come te...".
"Semplice... fai un ponte e... op, sei sull'Isola!".
"Eh... come la fai semplice... mica son capace di costruire ponti... ci vorrebbe un pontefice...".
"Impari alla svelta, vedo. Per fare un ponte... ci vuole un pontefice."
"Per fare un ponte... ci vuole un pontefice...
Per fare un ponte... ci vuole un pontefice...
Per fare un ponte... ci vuole un pontefice...".
E l'angelo del Signore partì da me, e mi lasciò solo a passeggiare sulla sponda...
e io cominciai ad andare avanti ed indietro sulla sponda del grande fiume, canticchiando:
"Per fare un ponte... ci vuole un pontefice...
Per fare un pontefice... ci vuole un mi...
Per fare un mi... ci vuole una pre...
Per fare una pre... ci vuole la spe..
Per fare un ponte... ci vuole un pontefice...".
E son qui che passeggio, canticchiando....

Nessun commento:

Posta un commento