9 novembre 2010

I Bulgari diventano italiani! Ma non preoccupatevi, padani, siamo solo nel 452...

I Bulgari sono quelli in viola scuro...
I primi bulgari, chiamati dagli storici proto-bulgari per distinguerli da quelli che fonderanno successivamente dei veri e propri regni, sono una popolazione originaria dell’Asia centrale.
Diverse sono state, nel tempo, le ipotesi elaborate dagli studiosi per cercare di individuare la zona dalla quale erano partiti: prima si è parlato di un popolo di stirpe turco-altaica, poi ungro-finnica. Oggi la tesi prevalente è quella che identifica, come regione d’origine, quella del Hindukush- Pamir, una delle tradizionali aree di provenienza della grande famiglia indo-iranica.
Secondo questa ipotesi i futuri bulgari emigrano nell’Europa orientale tra il I e il II secolo d.c., distribuendosi rispettivamente nei territori che vanno dal Mar Caspio al Mar Nero. Secondo alcuni, i bulgari avrebbero chiamato il fiume di questa zona Bolga (bolg: padrone e ga: fiume = il padrone dei fiumi) perché quello era il più grande tra tutti quelli attraversati durante le loro peregrinazioni di popolazione in eterno movimento. Da qui il nome "bolgari", ovvero gente che vive lungo il Bolga, diventato solo più tardi "Volga". In effetti, fino a quell’epoca, le genti che prenderanno il nome che ancor’oggi utilizziamo, erano chiamate in molti modi diversi: di volta in volta unni, cimmeri, unnogunduri, bogor, bolor, ecc...
Nella seconda meta’ del IV sec., nel periodo delle grandi migrazioni barbariche, una parte di questi bulgari, unitisi agli unni, migrò in Pannonia. Qui, tra il V-VI secolo, coabitarono pacificamente Bulgari, Avari, Gepidi e Longobardi...

Attila

Con il re longobardo Alboino la loro presenza divenne numericamente consistente. Secondo la "Historia Longobardum" di Paolo Varnefrido, il primo re longobardo in Italia, Agilmondo, fu sorpreso e ucciso in un attacco notturno proprio da un gruppo di Bulgari. Questi, secondo la leggenda, rapirono anche la figlia del re. Certamente non fu questo il motivo che provocò il successivo scontro tra bulgari e longobardi (!): probabilmente la guerra fu generata da dispute relative alla spartizione dei territori o delle prede accumulate durante le grandi scorrerie effettuate da quei popoli guerrieri. Alla fine, comunque, furono i Longobardi a prevalere: come la consuetudine allora imponeva, i vinti - i bulgari - si fusero, in Italia, con la popolazione dei vincitori. Difficile a questo punto identificare i gruppi appartenenti ad una o l’altra delle popolazioni, in origine, distinte.

Un’orda bulgara, guidata dal khan Altzek, giungerà in Molise, lasciando tracce non solo archeologiche ma anche nelle tradizioni popolari. Nel 668 il signore longobardo Grimoaldo invita i Bulgari a stanziarsi in aree spopolate del Molise, quelle di Isernia, Boiano, Sepino, Campobasso e quelle beneventane dell’Alto Sannio. Così se Altzek era un khan per il suo popolo, diveniva allo stesso tempo un gastaldo longobardo.

Beato Pietro Bulgaro
Vi sono poi testimonianze di Bulgari nati in Italia e perfino di un bulgaro cristiano di rito latino, il Beato Pietro Bulgaro, detto il Levita o Beato Pietro il Levita di Salussola, divenuto cardinale (Salussola 560 – Roma 605). Tra VIII e X secolo prenderanno forma altre “terre bulgare”, altre Bulgarie nell’area di Ravenna, Rimini, Osimo e molte, in tutta la penisola italiana, sono le località nei cui nomi appare il ricordo di questo popolo. Di questa presenza rimane la testimonianza nei toponimi di alcuni paesi. Ad esempio: Bolgher (Trento); Bulgarograsso (Como); Bolgare (Bergamo); Bulgaria (Forli-Cesena); Bulgarno (Cesena); Bolgheri (Livorno); Celle di Bulgheria (Salerno) ; monte Bulgheria (nel nel parco del Cilento (Salerno) etc.
Inoltre l’attuale Borgarello (Pavia) si chiamava, un tempo, Bulgarellus, Torre del Magnano si chiamava Bulgari; Borgovercelli (Vercelli) si chiamava Bulgaro...
Numerosi sono, poi, gli italiani che portano cognomi come Bulgaro, Bulgari, Bulgarello, Bulgarelli, Bulgarino, Bulgarini.
Tra questi è da enumerare uno dei primi dottori in legge del mondo:
Bulgarus de Bulgarinis ( XII sec.), laureato direttamente da Irnerio, il fondatore dell’Università di Bologna.
 Nel 452 gruppi di bulgari comparvero al seguito di Attila.

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