28 settembre 2011

Papa Giovanni torna nella Bulgaria del Nord

Una delle cose che ho notato in questo primo mio anno bulgaro, da buon bergamasco e da curioso osservatore di luoghi nuovi, è stata la quasi totale assenza del ricordo del beato Angelo Giuseppe Roncalli nella Bulgaria del Nord. Mentre infatti il suo ricordo e il suo culto (è un Beato della Chiesa...) è molto vivo e sentito a Sofia (c'è una chiesa dedicata a lui, un monumento, una libreria, immagini, etc etc), qui al nord, eccettuato un piccolo monumentino nel giardino delle suore di Tsarev Brod... nulla.
Ovviamente mi son sentito chiamato in causa, e allora durante le mie scorse vacanze in Italia mi son procurato 12 immagini del Beato papa Giovanni (ringrazio la Fondazione Papa Giovanni XXIII del Seminario di Bergamo che le ha donate gratuitamente), le ho incorniciate e ieri, durante il nostro incontro formativo diocesano, le ho regalate ai parroci, invitandoli ad esporla nelle chiese.
In futuro vedremo, ma certamente bisognerà ricordare, far conoscere e pregare questo santo bergamasco che in questa terra ha pellegrinato per ben dieci anni.

Pubblico qui una lettera inedita di mons. Angelo G. Roncalli, risalente al suo periodo bulgaro, conservata presso gli Archivi di Propaganda Fide.


31/08/1925 - Lettera di mons. A. G. Roncalli a p. F. Krings cp



M[olto] R[everendo]
Padre FRANCESCO KRINGS
Endje.
Sofia – Rue Liouline, 3
31 agosto 1925

Mio caro Padre. Ho ricevuto la sua lettera e la ringrazio. Mi resta così soave nel cuore il ricordo delle ore passate con lei a Endje come non so dirle. Trovai lo spirito del Signore, tanto nel p. Francesco, come nelle Suore e nelle opere che costì fioriscono. Lo esprimo a lei in tutta confidenza, perché ne prenda motivo a lodare Iddio ad incoraggiamento a continuare nel suo santo apostolato: forse mai in tutta la Visita Apostolica ho provato come a Endje una soddisfazione spirituale piena e perfetta.
Le parole che ella la sera rivolse ai suoi cari parrocchiani quanto mi commossero! E poi l’ordine, la pace, la letizia composta e serena che traspirava dall’anima delle Suore, mi sono buon argomento a ritenere che Gesù benedetto veramente si compiace di questa famiglia e le riserva grazie straordinarie per l’apostolato futuro a vantaggio di tutta la Bulgaria.

Coraggio: coraggio: mio caro padre. Siamo ancora nella luce del mattino. Che cosa sarà il meriggio? A lei il compito di prepararlo. Sin qui ha lavorato ed ha sofferto. Ma il suo ideale eccolo spuntato. Le auguro e le imploro di cuore dal Signore vita lunga ed energie robuste per dar sempre più sviluppo alla cara Comunità Benedettina.
Intanto preghi ed inviti le ottime Suore a pregare per me UT FRUCTUS AFFERAM ET FRUCTUS MANEAT[1]. Mi ricorderò di lei e di loro, come ho promesso, quando mi troverò a Roma presso il Santo Padre.
A lei, a tutte loro, e a tutti i suoi parrocchiani di gran cuore benedico
+ A. G. R.


[1] Cfr. Gv 15, 16: “Perché portiate frutto e il vostro frutto rimanga”.


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