31 gennaio 2019

Ho fatto un sogno...

I sognatori sono una gran bella categoria di gente, che mi sta molto simpatica.
Anch'io ho i miei sogni, ci mancherebbe, ma magari li condivido un'altra volta.
Ovviamente non mi riferisco a certi sognatori, che coi loro sogni hanno creato incubi e tragedie (cito solo i faraonici e deliranti sogni di un Hitler o uno Stalin... sogni totalitari e antiumani, sogni ideologici di potere e ingiustizia).

Penso invece a don Giovanni Bosco, che oggi ricordiamo.
Pare che abbia fatto più di 150 sogni (quelli conosciuti e da lui condivisi).
Sogni "certificati" dalla Chiesa, sogni che venivano da Dio.
Un dono non richiesto, che si è trovato addosso, dentro.
Scriveva don Bosco: "Le cose che vedo accadere nei sogni mi caricano di responsabilità immensa. Essi contengono presagi, rivelazioni, annunci di morte, ma anche la via da percorrere e il modo".
Rileggendo la sua vita, e guardando di nuovo l'ultimo film, si nota molto chiaramente come in molti hanno condiviso con lui gli stessi sogni, ed altri molti invece lo hanno criticato, avversato, ridicolizzato.
Ma lui, tenace (non testardo), speranzoso (non illuso), gioioso (non lamentoso), sempre, sempre è andato avanti, certo della bontà e della provenienza divina di questi sogni.

Penso anche al giovane Giuseppe figlio di Giacobbe, l'uomo dei sogni.
Anche lui investito dai sogni di Dio e talmente genuino (non ingenuo), spontaneo (non machiavellico), sincero (non ipocrita)... da condividere coi suoi "amati" fratelli e familiari questi sogni... Apriti cielo! Sappiamo tutti, è Parola di Dio, che caos è successo condividendo questi sogni: invidia, gelosia, odio, menzogna... picchiato, spogliato, gettato nel pozzo, venduto dai suoi amati fratelli... Ma i sogni venivan da Dio, e pur dopo la sofferenza e la tragedia, diventano realtà.

Penso pure all'altro Giuseppe, quello di Nazareth. L'uomo silenzioso, che mai dice una parola, ma solo sogna e agisce.
Penso a quel giorno in cui la sua fidanzata Maria gli ha detto che era incinta... e dopo ore insonni che portano alla saggia decisione di non lapidarla, ma di rinunciare al matrimonio, finalmente il buio del sonno e quello spiraglio di luce del sogno di Dio, una proposta nuova non prevista.
E lui si affida a questo sogno di Dio. Di dare una famiglia al figlio di Dio.
E di nuovo il sogno di Betlemme, di fuggire profughi in Egitto. E lui lo fa, si affida.
Giuseppe, un uomo che lascia spazio ai sogni, e li mette in pratica.

E penso anche ad altri sognatori...
Francesco d'Assisi, che sognava una chiesa rinnovata....
Gandhi, che sognava un popolo indiano libero ed autonomo...
Martin Luther King, che sognava piena libertà ed uguaglianza...
E tanti altri uomini e donne, a cui Dio ha fatto dono dei suoi sogni.
E spontanea mi viene la semplice preghiera:
facci sognare, Signore!
Non lasciarci soli e solamente ai nostri calcoli, alle nostre abitudini e ragionamenti.
Irrompi quando siamo senza difese, e condividi con noi i tuoi sogni.
E dacci poi anche un po' di forza, tenacia e audacia per realizzarli.
Costi quel che costi.
Sognare è gratis, ed è un dono regalato da Dio.
Realizzare questi sogni... è un altro paio di maniche!

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