perché voi diventaste ricchi
per mezzo della sua povertà” (2 Cor 8,9)
Carissimi amici,
siamo vicini alla festa del Natale di Gesù: vi auguro di trascorrerla in modo bello e sereno, nella piccola grotta delle vostre famiglie, piccole chiese domestiche, e nella grande grotta della Chiesa. La memoria di questo Dio che “spogliò se stesso assumendo la condizione di servo, diventando simile agli uomini” (Fil 2, 7), ci unisce, anche se siamo dispersi ai quattro angoli del mondo.
E’ il primo Avvento e il primo Natale che trascorro qui in Bulgaria… e confesso che è stato un periodo abbastanza diverso dagli anni precedenti.
La corsa allo shopping natalizio qui si vede solo sui telegiornali (italiani): non ci sono molti negozi, e soprattutto ci sono pochi soldi, poco lavoro, molta precarietà; non ci sono alberi illuminati e luminarie cittadine (tante sere non funziona nemmeno l’illuminazione pubblica delle strade!); non ci sono le colonne di auto per andare a sciare; non ci sono pandori e panettoni… Manca cioè tutto quel contorno folkloristico e commerciale a cui siamo abituati in Italia. Manca… ma certo non mi manca!
Questo impoverimento mi ha aiutato ad entrare in quella dinamica molto cara a san Paolo apostolo (sono sue le due citazioni precedenti), ma anche molto cara a san Paolo della Croce: l’amore spinge Dio a rimpicciolirsi, a spogliarsi, ad abbassarsi, a farsi povero, piccolo, essenziale, terra terra. Un movimento leggermente contrario, direi opposto, a quello di ornare, abbellire, rivestire, aumentare, etc etc.
Il tempo di Avvento quindi è stato semplicemente tempo di preghiera, studio e vita quotidiana, senza fare chissà quali grandi cose. Solo un piccolo presepio in chiesa.
In questo ultimo mese ci sono state poi due belle e semplici feste:
- Sabato 20 novembre è stato inaugurato il nuovo centro parrocchiale di Malcika; erano presenti il nunzio, il vescovo, tutti i preti e le suore della diocesi, alcuni responsabili della Caritas Ambrosiana e alcuni giovani della diocesi di Fermo, oltre a numerosi parrocchiani.
- Mercoledì 8 dicembre c’è stata la festa patronale dell’Immacolata ad Orèsh, anche qui con il vescovo e tanta gente.
Penso che la principale forma di sostegno (è non è solo retorica…) sia la preghiera: pregate per queste piccole comunità cristiane, povere di mezzi, di strutture, di energie; pregate non perché si arricchiscano di cose, ma perché crescano nella fede, nella fraternità, nella capacità di essere luce e sale per questa terra.
Se poi proprio qualcuno desidera anche sostenere economicamente queste realtà, se me lo chiede gli fornisco tutte le indicazioni. Negli ultimi 15 anni, grazie a numerosi contributi, sono già state rinnovate le strutture parrocchiali di Russe, Oresh, Svishtof, Belene e Malcika, per cui attualmente non ci sono grandi progetti in corso. Le eventuali offerte vengono usate per il sostentamento dei missionari (a differenza dell’Italia qui i preti non percepiscono nessuno stipendio) e per la vita ordinaria delle comunità parrocchiali (carità, manutenzione, spese per il culto, etc). Se in futuro nascerà qualche progetto, vi informerò.
Ringrazio quindi già anticipatamente tutti quelli che si ricorderanno di noi nelle loro preghiere, e quelli che ci doneranno qualcosa (non troppo!).
Allora… BUON NATALE A TUTTI!!!
p. Paolo Cortesi cp
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