9 dicembre 2010

Cosa faceva Dio prima di creare l'universo?!?

La legna che ho tagliato e accatastato in questi giorni
ANDAVA NEL BOSCO A CERCAR LA LEGNA, PER BASTONARE I CURIOSI!

A me mi piace molto meditare.
In questi giorni, mentre tagliavo e accatastavo la legna, mi è tornata alla mente questa battuta che il famoso Martin Lutero diede come risposta a chi gli domandava cosa facesse Dio prima di creare il mondo.
Andrebbe anche bene per quelli che cercano di sapere cosa avverrà dopo la fine del mondo, o cosa avviene oltre il nostro mondo. Va bene meditare, mapperò senza esagerare!
Mi pare che questa battuta sia un'ottima e ironica cura per tutti quelli che sono in preda alla "fuga all'indietro" e alla "fuga in avanti": eterni insoddisfatti, che non accontentandosi di vivere e godere il presente, si lasciano prendere da una insana inquietudine, e si complicano la vita con melodrammatiche ansie.
Penso a quelle persone che dubitano sempre, finchè non hanno capito tutto.
Penso a quelli che mettono in dubbio tutto, perchè non capiscono niente.
E a tutti quelli che si ostinano a non capire, inseguendo teorie sempre più elucubrate.

In questo tempo che ci porta al Natale, mi pare molto bello meditare e contemplare non tanto quello che Dio faceva prima di creare il mondo (o immaginare quello che farà dopo...), ma quello che Dio ha fatto dopo la creazione e prima della fine del mondo: in una parola, quello che la Parola di Dio ci racconta.
E al centro di questa storia, questo Dio che si incarna. Questo Dio che si rende "presente".
Non quello che faceva prima, non quello che farà dopo, ma quello che è, la sua presenza.

E questa meditazione mi porta a quel bellissimo gesto che fece Francesco di Assisi a Greccio, nel 1223.
Non è esatto dire che inventò il presepe: infatti si dimenticò (volontariamente) di mettere i personaggi principali (Gesù, Giuseppe e Maria). Il diacono Francesco, col permesso della Santa Sede, fece fare invece una semplice celebrazione eucaristica in mezzo alle case (cioè fuori dalla chiesa), e fece usare come altare una mangiatoia da stalla: mangiatoia in cui si rese presente Cristo, mangiatoia da cui si nutrirono tutti i presenti.
Gesto un po' diverso dal nostro folkloristico fare un presepio sotto l'albero o in mezzo ad una piazza.
Francesco, facendo celebrare quella messa, voleva dire chiaramente che il Signore si rende ancora presente in mezzo a noi: e chi desidera incontrarlo, vederlo, ascoltarlo, mangiarlo, può farlo nella Celebrazione Eucaristica.
Non solo a quella della messa di mezzanotte o di Pasqua, in maniera un po' magica o scaramantica; ma ogni domenica, ogni giorno.

Che cosa fa allora Dio, dopo la creazione del mondo?
Si fa presente. Si comunica, parla. Si incarna.
Ce n'è da meditare fino alla fine del mondo!

San Francesco e Greccio



Già lo stesso Giotto (qui l'affresco nella basilica superiore di Assisi) "addomestica" il gesto rivoluzionario di Francesco a Greccio. Spariscono i poveracci, la stalla con gli animali veri e la mangiatoia/altare: compaiono invece i nobili e una chiesa accessoriata di pulpito, ambone, altare. Con un micro-asino e un micro-bue versione statuine del presepio.


1 commento:

  1. Che cosa fa allora Dio, dopo la creazione del mondo?
    Si fa presente. Si comunica, parla. Si incarna.
    Ce n'è da meditare fino alla fine del mondo!

    Non quello che faceva prima, non quello che farà dopo, ma quello che è, la sua presenza.

    mi piace tanto la riflessione...bellissimo...

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