1 dicembre 2010

Tre martiri della Chiesa Bulgara


Durante il suo viaggio in Azerbaigian e in Bulgaria, la domenica 26 maggio 2002, Papa Giovanni Paolo II ha beatificato sulla piazza pubblica di Plovdiv tre Religiosi che furono vittime innocenti del terrore comunista. Essi appartenevano alla Congregazione degli Agostiniani dell'Assunzione, «Assunzionisti », fondata nel 1845 a Nimes in Francia dal sacerdote Emanuel d'Alzon. Lo scopo di questa Congregazione è il perfezionamento perso­nale, propagando il regno di Cristo nelle anime. Un aspetto particolare nella storia degli Assunzionisti è proprio la loro venuta in Bulgaria nel 1863.

Fu Pio IX, lo stesso che aveva consacrato l'arcivescovo Sokolski, che domandò al fondatore degli Assunzionisti di mandare dei religiosi in Bulgaria per occuparsi in modo particolare dei Bulgari ortodossi desiderosi di entrare nella Chiesa cattolica. Fondatore della missione assunzionista in Bulgaria, conosciuta allora con il nome di «Missione d'Orien­te », divenne il padre Victorin Galabert, dottore in medicina e in diritto cano­nico. Padre d'Alzon, per aiutare i padri, fondò una congregazione femminile, « le Oblate dell'Assunzione », che crearono successivamente delle scuole a Sofia, Yambol, Varna e Sliven.

Gli Assunzionisti aprirono nel 1864 la piccola scuola elementare Sant'An­drea a Filippopoli e nel 1884 una scuola per l'insegnamento superiore, il collegio S. Agostino, che diverrà rapidamente uno degli istituti più importanti dei Bal­cani, fino al momento della sua chiusura, da parte dei comunisti, nel 1948, quando il regime comunista espulse tutti i religiosi non bulgari, tra cui gli Assunzionisti. Tutto era pronto per le torture della piccola minoranza cattolica del paese ed il martirio dei tre nuovi beati.

Padre Pavel Dzjidzjov, padre Josaphat Chichkov e padre Kamen Vicev, sacerdoti assunzionisti, furono condannati a morte il 3 ottobre 1952 e furono fucilati nella notte tra l’11 ed il 12 novembre 1952 a Sofia, capitale bulgara, insieme con il vescovo passionista mons. Eugenio Bossilkov. Il luogo della loro sepoltura nel cimitero della città non è mai stato scoperto. I tre sacerdoti martiri sono stati beatificati da Papa Giovanni Paolo II il 26 maggio 2002.





Giuseppe Dzjidzjov nacque nella città bulgara di Plovdiv il 19 luglio 1919, da una famiglia cattolica di rito latino. Dal 1926 divenne allievo della scuola degli Assunzionisti Sant’Andrea nel suo paese natale. Dal 1931 al 1938 studiò nel collegio Sant’Agostino, sempre nella medesima città. Il 2 febbraio 1938 entrò finalmente come aspirante Assunzionista a Noseroa, in Francia, ed assunse il nome religioso di Pavel.
Studiò filosofia e teologia a Lormoa, nei pressi di Parigi, fino al 1942, anno in cui fece la sua professione perpetua.
Costretto poi da una malattia a rientrare in Bulgaria, continuò qui gli studi teologici. Il 26 gennaio 1945 a Plovdiv ricevette l’ordinazione presbiterale come sacerdote di rito latino. Fu inviato a Varna per studiare economia e scienze sociali, allo scopo di delegargli in seguito le varie attività relative alle case e la gestione economica della missione. Padre Pavel, studente molto bravo ed attivo, esercitava una positiva influenza sui suoi compagni. Con coraggio non nascose mai le sue idee e convinzioni anticomuniste e quindi, proprio per questo, venne tenuto strettamente sotto controllo dai servizi segreti della nuova dirigenza bulgara.
I suoi superiori gli affidarono dunque l’incarico di economo del collegio Sant’Agostino in Plovdiv e più tardi economo del Vicariato Orientale. Seguito costantemente dalla milizia comunista, durante la notte del 4 luglio 1952 fu arrestato nel seminario assunzionista di Plovdiv, insieme con Padre Kamen Vicev. Pavel Dzjidjov figurava secondo nella lista dei denunciati.

Robert Matej Shiskov nacque il 9 febbraio 1884 nella città bulgara di Plovdiv da una famiglia cattolica. All’età di nove anni, nel settembre del 1893, Robert Matej entrò nella scuola di Kara-Agac, nei pressi di Odrin. Il 29 aprile1900, a soli sedici anni, divenne aspirante Assunzionista a Fanarachi in Turchia ed assunse il nome religioso di Josaphat.
Nel 1904 soggiornò nella città di Luven per poter continuare i suoi studi filosofici e teologici e l’11 luglio 1909 fu ordinato sacerdote di rito latino. Dal 1914 sino al 1919, durante la Prima Guerra Mondiale, insegnò al collegio Sant’Agostino in Plovdiv. Nel mese di luglio del 1929 ricevette la nomina a direttore del piccolo seminario Santi Cirillo e Metodio nella città di Jambol, ove studiavano allievi di ambo i riti, orientale e latino.
Aperto alle novità tecniche, Padre Josaphat fu il primo a Jambol a possedere ed usare la macchina da scrivere con caratteri cirillici. Inserì inoltre il cinema nella formazione degli allievi ed organizzò serate per i giovani, che grazie a lui poterono ascoltare il grammofono per la prima volta. Ospite privilegiato del seminario era mons. Angelo Roncalli, futuro Papa Giovanni XXIII, a quel tempo Visitatore Apostolico in Bulgaria: egli rimaneva sempre ammirato delle attività svolte dal seminario.
Nel 1937 Padre Josaphat venne nominato Superiore provinciale di Varna, ove rimase sino al termine della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1948, quando i sacerdoti stranieri fu intimato di abbandonare la Bulgaria, divenne parroco di Varna. In questa città fu arrestato dalla milizia comunista nel dicembre del 1951. Per quasi un anno gli Assunzionisti non ebbero nessuna sua notizia, sino a quando i giornali non pubblicarono un atto di denuncia contro quaranta persone, tutte denunciate per spionaggio e cospirazione contro il “Potere del popolo”. Tra loro figurava appunto anche il nome di Padre Josaphat Siskov, citato quale “una delle più vecchie spie”.

Petâr Vicev nacque il 23 maggio 1893 nel villaggio bulgaro di Strem, nella regione di Burgas, da genitori ortodossi. L’8 settembre 1910 entrò come aspirante nella Congregazione degli Assunzionisti in Belgio. Assunse così il nome religioso di Kamen. Nel 1912 iniziò gli studi teologici nella citta di Luven, che si protrassero sino all’estate 1918. Venne quindi nominato insegnante nel collegio Sant’Agostino di Plovdiv e poi nel piccolo seminario Kum-Kapu ad Instanbul. Proprio nell’antica Costantinopoli il 22 dicembre 1921 ricevette l’ordinazione presbiterale come sacerdote di rito orientale.
Dopo aver discusso la tesi in teologia nell’Università di Strasburgo nel 1930, Padre Kamen venne nominato professore di filosofia nel suddetto collegio Sant’Agostino. Fu sovente invitato a tenere lezioni sui temi riguardanti la gioventù e la vita pubblica. Collaborò con il giornale “Veritas” e la rivista “Le ricerche bizantine”.
Il 4 luglio1952 fu arrestato dalla milizia comunista e denunciato quale capo dello spionaggio cattolico che operava contro la sicurezza dello stato. Non si ebbero dunque più sue notizie sino al 20 settembre 1952, quando i giornali pubblicarono sulle prime pagine un atto di denuncia contro quaranta persone accusate di essere spie contro il potere pubblico e di svolgere spionaggio in favore dei servizi segreti francesi e della Santa Sede. Padre Kamen fu inserito nella lista come primo organizzatore di questo spionaggio.

1 commento:

  1. il tutto secondo la migliore tradizione comunista. Solo in Italia ancora non riusciamo a toglierci dai piedi i nipotini di Stalin e i cuginetti di Pol Pot. Piero55

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