15 aprile 2019

Un Papa torna a Belene, per costruire ponti di pace

La reliquia di Papa Giovanni, con l'edizione bulgara della
Pacem in Terris, davanti al ritratto del Santo Padre, donato
da mons. Francesco Beschi durante il pellegrinaggio
coi preti della Diocesi di Bergamo a Belene.
Nella grande gioia della Domenica delle Palme la nostra Comunità Cristiana di Belene ha vissuto anche un'altra, doppia gioia.
Con gioia infatti abbiamo accolto la nuova reliquia di San Papa Giovanni XXIII, donataci dalla Diocesi di Bergamo. E gli abbiamo detto, con gioia: "Bentornato, Angelì"!!!
Sì, bentornato, perchè mons. Angelo Giuseppe Roncalli era già venuto qui a Belene, in treno, nell'agosto del 1925. Il ricordo di quella Visita è custodito nel nostro archivio parrocchiale:

"Alle 10 di sera del 3 agosto 1925 è arrivato a Belene l’inviato del Papa in Bulgaria: Angelo Giuseppe Roncalli.
Egli ha celebrato la Santa Messa [la mattina del 4 agosto, nella chiesa della Natività di Maria], ha tenuto un discorso fervoroso e ha dato la benedizione papale alla popolazione. Alle 5 del pomeriggio si è recato nell’altra chiesa [S. Antonio da Padova], ha presieduto l'adorazione eucaristica, ha tenuto un discorso e ha dato la benedizione papale alla popolazione.
Alla sera si è recato alla stazione, accompagnato da una folla numerosa. Alla stazione Sisto Bonov ha tenuto un discorso, il delegato papale ha risposto ed ha benedetto la popolazione.
Dopo alcuni anni lo stesso Roncalli è stato eletto Papa della Chiesa Cattolica".
Nonno Nicola Alexiev, ex deputato, 4 aprile 1964

La reliquia di Papa Giovanni viene presentata alla Comunità
all'inizio della celebrazione delle Palme
Una visita a Belene, quella del 1925, preparata da lunghi anni, da quando alla fine del 1800 la nostra comunità cristiana fu punita dalla Santa Sede con l'interdetto per tre anni (cioè la privazione di preti e sacramenti a tutti), a causa delle lotte intestine tra i cattolici locali, culminate con la morte improvvisa a Belene del vescovo Ippolito Agosto, avvenuta in circostanze "incresciose".
Per chi volesse approfondire, le vicende di Belene ed il successivo lavoro pacificatore di Roncalli si possono approfondire leggendo il sintetico libro di 600 pagine "Il lupo, l'orso, l'Agnello" (Edizioni San Paolo)

In quella sosta a Belene mons. Roncalli scrisse una lettera al suo amico don Domenico Spolverini, nella quale dice:
"Mi trovo qui al colmo delle mie fatiche apostoliche, in un villaggio dove le lotte religiose furono accanitissime e, come vede, non dimentico il suo onomastico. Oh! quanto mi sarebbe utile un po’ più dello spirito del grande Patriarca S. Domenico per raccogliere frutti di bene in situazioni, dove cattivi esempi antichi e recenti, ed avversioni fra preti e frati hanno continuamente lavorato in destructionem!".

Dopo nove anni trascorsi qui a Belene... confermo che ancora oggi si fa una gran fatica a raccogliere frutti di bene qui a Belene. Gli antichi e recenti conflitti, uniti a 45 anni di campo di concentramento e di malefatte dei comunisti, più la quarantennale saga della mitica centrale atomica, più la secolare sfiducia tra preti e frati e altre cosette... richiede urgentemente una nuova visita di questo Santo Pontefice, costruttore di ponti di pace.
Ecco perchè la sua reliquia qui è molto necessaria, e da tempo la aspettavamo.

Caro Papa Giovanni,
che molto hai sudato per ricostruire e costruire
relazioni di pace nella nostra comunità di Belene e nella nostra Diocesi,
tu che ben conosci il bulgaro ed i bulgari...
continua a lavorare, con la tua tenacia e la tua discrezione,
per questa comunità.

La Comunità Cristiana di Belene pronta per la processione della Domenica delle Palme

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