Eugenio Bossilkov partecipa a "Fede e Società", e tutta la Bulgaria lo ascolta. |
Nella mia ormai lunga vita, per diversi motivi, non ho mai partecipato a manifestazioni di piazza, cortei di protesta, comizi, sit-in e analoghi eventi.
Lodevoli riunioni di persone, si capisce, espressione democratica che (se non violenta, rispettosa e propositiva) ovviamente stimo e ritengo arricchente per la società. Ben vengano queste colorate manifestazioni, quando sono in difesa della vita, della natura, dei diritti, delle persone, o per sensibilizzare la società su alcuni temi importanti e preziosi (come il razzismo, la mafia, l'inquinamento, la discriminazione).
Non ho mai partecipato, ma domani, per la prima volta, scendo in piazza anch'io, e alle 14.00 sarò davanti alla sede della Televisione Nazionale Bulgara (la RAI nostrana, per intenderci), insieme a tante altre persone, mi auguro. Perchè?
Per sostenere un programma televisivo del Primo Canale, chiamato "Fede e società", l'unico programma televisivo serio e settimanale dedicato alla fede, in onda da ben 15 anni tutti i sabati (simile all'italico "A sua immagine" con la Bianchetti), ed il suo conduttore, il giornalista e storico Goran Blagoev.
A sinistra il conduttore, Goran Blagoev, poi Liubomir Mladenov (direttore della Sezione Religiosa del Governo dal 1997 al 2002), la sociologa Anna Luleva, e p. Paolo Cortesi da Belene. |
Nei giorni scorsi è successo che la TV bulgara ne ha sospeso le repliche estive, e probabilmente da settembre non andrà più in onda. Le motivazioni sono molto discutibili (ed infatti è in corso un acceso dibattito nazionale): si va dalla lesa maestà nei confronti del Governo alla bestemmia contro Dio, all'offesa della Chiesa Ortodossa e dei suoi santi, fino al sovvertimento della Costituzione, oltre a colpi bassi al livello di calunnie e chiacchere di corridoio.
Oltre a seguire con interesse quasi sempre questo programma (visto il mio lavoro... è un aggiornamento sempre interessante), in questi anni ho avuto l'onore di essere ospite diverse volte di questa trasmissione (almeno quattro, mi pare, l'ultima nella prima puntata della scorsa stagione), per dialogare ogni volta sui martiri, su Eugenio Bossilkov (ci ho pure portato la reliquia), sulla memoria, su Belene come luogo di memoria...
In queste occasioni, oltre a toccare di persona la professionalità di tutta l'equipè, la competenza degli ospiti (ben più bulgari, più colti e più competenti di me), ho conosciuto e dialogato molto col conduttore, il signor Goran. E devo dire che, oltre ad essere competente, preparato, appassionato, è davvero una persona degna di stima ed un giornalista in gamba.
Da sinistra: il teologo Plamen Ivanov, p. Paolo Cortesi e la giornalista Daniela Gorceva dialogano sul tema: "Possiamo creare una cultura della Memoria in Bulgaria?" |
Purtroppo il dare voce anche a personalità originali e non allineate, cioè l'aspetto a volte "critico" di questo programma (comunque di una critica costruttiva e mai denigratoria o blasfema), ha dato fastidio a certe persone e certi gruppi di persone... che non potendo avere sul proprio libro paga tutti, come al solito tentano la via del tappare la bocca per vie traverse (ne sa qualcosa anche Giovanni il Battista...).
L'altro peccato originale di questa trasmissione è quello di non essere mai stata unilaterale, ma "ecumenica": sulle varie tematiche vengono sempre invitati esponenti o appartenenti alle diverse confessioni religiose. Per esempio, in una delle ultime puntate, dedicata all'esperienza delle diverse religioni durante la Pandemia, erano presenti il presidente della Conferenza Episcopale Cattolica ed i rappresentanti della comunità islamica, delle chiese protestanti, di quella armena e degli ebrei... mancava la Chiesa Ortodossa, che è maggioritaria e che ritiene questo ecumenismo e questa trasmissione come opera del diavolo... Ormai da qualche anno il Santo Sinodo ha vietato a tutti i membri del clero di partecipare a questa trasmissione, purtroppo.
E questa posizione di rigido ostracismo e chiusura mentale della Chiesa Ortodossa "ufficiale" (in una Bulgaria che si vanta di essere terra di convivenza e tolleranza fra i vari credenti...), crea non poche tensioni.
Il giornalista Goran Blagoev, conduttore di "Fede e Società" |
Non entro nel merito delle singole questioni ed accuse che circolano in questi giorni e da tempo.
Dico solo che, a parte qualche piccola umana sbavatura (la perfezione l'avremo solo in Paradiso...), i quindici anni di vita di questa trasmissione testimoniano un lavoro serio ed arricchente di proporre (se a qualcuno non piace, basta cambiare canale) al pubblico le varie dimensioni della fede nella società bulgara, da quella celebrata alla storia, alla cultura, alla musica e alle arti, alle tradizioni e alle problematiche, dal culto alle opere di misericordia, ect.
Il mio modesto parere, da straniero, che comunque vive e lavora da dieci anni in Bulgaria e con i bulgari soprattutto nell'ambito della fede e della società... beh, spero che questa trasmissione continui almeno per altri quindici anni, che aumentino gli spettatori (che purtroppo sono meno di quelli del Grande Fratello e delle partite di calcio...), e che conservi sempre questa apertura ecumenica ed anche il suo carattere a volte critico e pungolante.
Faccio quindi un grande augurio a Goran e a tutti i suoi collaboratori, e domani sarò lì, con tanti altri amici, per esprimere il mio sostegno a "Fede e Società".
PS: Se vuoi farti un'idea di questa trasmissione e capisci un po' di bulgaro (le immagini sono universali), puoi sbirciare qui:
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