9 novembre 2018

Nove novembre... muri che cadono, pietre che volano, ponti che crollano, pietre che restano.

Il nove novembre è un giorno pietrificante, un amalgama di pietre, sassi e massi, scoglioso ammasso difficilmente livellabile dai marosi del tempo, ruìna di massi che ogni anno ritorna e ritorna, e ti fa ritornare al...


NOVE NOVEMBRE 1046, quasi una ouverture, le violente scosse telluriche generate dal ventre della terra scuotono la valle dell'Adige, ponte naturale tra lo Stivale e l'Europa, canale naturale di popoli ed eserciti pellegrinanti, sussultano gli eterni declivi alpini, e ci lasciano in eredità la dantesca ruìna dei Lavini di Marco, in quel di Rovereto. Uno scampanio roccioso assopito dal tempo, eco lontana soppiantata ormai da ben più pacifica campana, amalgama di bellici rombi sepolti dal tempo.



NOVE NOVEMBRE 1989, quando a Berlino vien giù il Muro, e con lui tutta la cortina di ferro, dal Nord al Sud Europa. E' la fine della guerra fredda, l'inizio di una nuova Europa. E' il crollo del sistema totalitario comunista, che dal 1917 ha ammaliato milioni di persone, interi stati, un veleno ideologico socialista ben più longevo dell'omologo nazional-socialista. E' la fine dell'orso totalitario sovietico, travestito da agnello patriottico liberatore. E' l'aprirsi di uno spiraglio di libertà. E di uno spiraglio che porta ad occidente il fetore della decomposizione di popoli e territori massacrati da decenni di regimi totalitari. Un muro di cemento, un muro mentale, un recinto per tener dentro e per tener fuori. Una festa, un sospiro di liberazione. Ed un fremito di responsabilità nuova.
Mai più muri di Berlino, muri che dividono i popoli, muri che non risolvono niente, solo dividono!


NOVE NOVEMBRE 1938, quando in Germania, Austria e Cecoslovacchia volano le pietre della Notte dei Cristalli. Una notte di follia, durata anni, in cui menti invasate, riempite di odio e violenza, vergogna per la civile e cristiana Europa, sfogarono violenza ed odio contro milioni di innocenti persone appartenenti al popolo ebraico. La notte più nera dell'umanità. Uno sfogo collettivo, creato, guidato, diabolicamente intelligentemente pensato da registi cinici e psicopatici. Una manipolazione grottesca di paure, invidie e gelosie ancestrali.
Mai più notti di infranti cristalli, notti di odio e violenza, notti che nascondono il volto di tuo fratello!


NOVE NOVEMBRE  1993, quando a Mostar il ponte crolla, bombardato di bombe nell'ultima guerra vista nelle nostre care euopee terre. Nella putrefascente artificiale Yugoslavia, dove invece di dedicarsi a ricostruire nell'entusiasmo di una ritrovata libertà, i popoli e le comunità han dato sfogo a rancori, odii, orgogli e avidità e vendette.
Mai più ponti che crollano bombardati, mai più rigurgiti di nazionalismi e guerre intestine fratricide!


NOVE NOVEMBRE 324, quando a Roma vien consacrata la Cattedrale Lateranense, un casa per una Chiesa, pietre per custodire la pietra, Pietro. Dopo anni di persecuzioni e martiri, un respiro di libertà e serenità. La casa di pietre di Pietro, una casa ancora in piedi, non crollata, non infranta da 1700 anni. Una casa ancora viva e vegeta, la Chiesa di vive e vivaci pietre.
Lunga vita alle pietre della casa di Pietro, a Pietro e ad ogni Pietro, e alle vive pietre della Chiesa, che non è nè di Pietro, nè dei cattolici, nè degli ortodossi, nè dei protestanti, ma è la Chiesa di Cristo, la Pietra scartata dai muratori, la Pietra Angolare su cui e Pietro e le pietre son costruite.

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